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Pausa caffè
Data: 19/02/2018, Categorie: Etero Autore: Calicanto165
... negli occhi, con il suo seno tra le dita. Era bollente in mezzo alle gambe e conoscendola bene, poteva anche non indossare le mutande. Questa volta le trovai, umide. Ho scostato il perizoma e mi sono soffermato sul suo sesso morbido e gonfio, ho esplorato, cercato, le ho dato il suo piccolo grande piacere. Sfiorandole il clitoride le ho provocato l'apertura della bocca...e contemporaneamente ho trovato il mio tesoro. Una grossa moneta che sporgeva dalle sue grandi labbra. Lentamente l' ho tirata fuori e senza distogliere lo sguardo l' ho morsicata, come per verificarne l' autenticità. Due euro diventati "da collezione" più che da colazione. "Infilali nel distributore ora è non farteli mangiare." me lo ha detto con tono quasi perentorio. Ho selezionato il primo caffè espresso e la macchinetta ha cominciato a prepararlo mentre mi accorgevo che lei sapeva già dove saremmo potuti arrivare. Averla così eccitata la conduceva dritta a dimostrarmi che è la mia donna e la mia troia in ogni situazione. Si è chinata per prendermi il caffè appena pronto, per non perdere l' occasione di mostrarmi il suo culo da urlo. Avrei potuto iniziare a scoparla direttamente lì in quella posizione di fronte alle macchinette del caffè, se un barlume di prudenza non si fosse affacciato. Mi sono limitato a gustarmi la scena eccitatissimo. Lei ha raccolto il resto e guardandomi negli occhi mi ha detto: "Ora tengo io il tuo cazzo come tu hai strizzato il mio seno." Con una mano si ...
... è insinuata nella mia zip aperta e ha iniziato a segarmi furiosamente. Lo faceva senza neanche avermi scappellato per aumentare la frizione di piacere. Intanto ha infilato la moneta nel distributore e rincarato la dose: "Lo sai che io lo prendo macchiato, vero?" "Ho meno di un minuto per farti sborrare come si deve." Ero come paralizzato dal piacere e potevo nettamente distinguere il fruscio della sua mano avida che raggiungeva lo scopo. I miei occhi roteavano guardandosi intorno come per essere sicuri che nessuno potesse scoprirci. Ma non mi importava veramente. Ho sentito il mio sperma che gorgogliava dal profondo salire per esplodere fuori come se fosse stato un pozzo di petrolio di un nuovo giacimento. La pressione forte, inarrestabile e la sua mano non mi hanno dato né tregua, né scampo. La macchinetta ha emesso un suono per segnalare che il caffè era pronto. L' ha preso con l'altra mano libera. Era in equilibrio precario, caffè e cazzo fra le mani in bilico sui suoi tacchi altissimi. Non so se sia stata abilissima oppure fortunata. È riuscita perfettamente a calcolare il momento della mia schizzata e con uno scatto si è chinata a prenderlo in bocca. L' ho riempita e ha rapidamente ingoiato i primi schizzi, ma non si è lasciata sfuggire gli ultimi, quelli più lenti ad arrivare che ha riversato nel suo bicchiere di caffè appena prelevato dallo sportellino. Ha spremuto bene come se quella moneta avesse dato qualcosa di preziosissimo. "Ecco, sì....bravo amore ...