1. Sciopero benedetto


    Data: 19/02/2018, Categorie: Etero Autore: rococo

    Sciopero benedettoUna maledizione! Tre giorni di sciopero selvaggio dei traghetti mi condannavano a restare �prigioniero� al di qua dello Stretto. E dire che non ci volevo venire in Sicilia ed ho dovuto accettare la missione perché il collega era ammalato e comunque si sarebbe trattato di un mordi e fuggi!Niente da fare: i traghetti scioperavano già da un giorno e per altri due non si avevano avvisaglie di revoca.Incazzato come poche volte lo sono stato, mi sono affrettato a contattare casa per tranquillizzare mia moglie, poi a telefonare in azienda. Mi rassegno all�ineluttabile, mi convinco che non serve incazzarsi, e mi metto a cercare un posto dove passare questa vacanza supplementare, non voluta e non gradita.Non ci impiego molto. Trovo una piccola pensione proprio dirimpetto al mare, una di quelle a gestione familiare: i titolari si chiamano Tonino e Marisa, una coppia molto cordiale, sulla quarantina, persone alla buona.Debbo dire che l�ambiente è senza pretese, ma mi fa sentire perfettamente a mio agio. E poi si mangia benissimo. A mezzogiorno mi faccio una di quelle mangiate che me le ricorderò sempre, tutto a base di pesce fresco.Nel pomeriggio, subito dopo una piccola pennichella, mi vado a fare un giro tra le vie del paese. Il sole di ottobre qui è ancora bello caldo. Entro in un negozio a comprarmi un costume e, dopo essermene tornato in camera ad indossarlo, mi dirigo senza meno verso la spiaggia.E� bello questo lungo litorale sabbioso semideserto. In lontananza ...
    ... scorgo solo un paio di ombrelloni. Mi butto in acqua, una bella nuotata energizzante, poi mi stendo a rosolare al sole ancora caldo.All�improvviso un vociare concitato mi fa ridestare. Mi guardo attorno e a pochi metri da me vedo sopraggiungere dei ragazzi, due maschi e tre ragazze, di apparente età tra i 18 e i 20 anni. Mi soffermo sulle ragazze, così giovani, così sbarazzine, ma già molto donne, con un corpo ben modellato e con l�aria da porcelline. Mi sono sempre piaciute le giovani puledre come queste, sono selvatiche, curiose, disinibite: sono la disperazione dei genitori, ma sono il desiderio di molti uomini già grandicelli. Confesso che, quando ne ho avuto l�occasione, non mi sono fatto troppi scrupoli.Accendono le sigarette, fanno chiasso, qualcuno grida e ridono tutti, le ragazze corrono a mare e si tuffano come tre sirene, dopo pochi minuti riemergono e corrono alla spiaggia ad asciugarsi.Una in particolare mi colpisce, una brunetta, bassa di statura, capelli neri, un costumino bianco che aderisce in modo particolare addosso alla pelle bagnata, con le tette belle gonfie e i capezzoli turgidi che paiono perforare la stoffa: la tipica bella topa meridionale. Mi guarda e mi sorride, rispondo con un cenno della testa e un sorriso indagatore.Mi volto dall'altra parte, sento una vocina.�Ciao, tu sei quello che è arrivato questa mattina, vero?�E� la ragazza dal costume bianco, quella che mi ha sorriso.�Come ? � ah sì sì, sono arrivato questa mattina... ma te chi sei? come ...
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