Storie di Mare
Data: 20/02/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: John Dorian, Fonte: RaccontiMilu
Mi presento: il mio nome è Lynn e ho ventitré anni. Mi chiamo così perché sono nata negli USA, a San Francisco. Ma non fermatevi a quest�informazione: in realtà ho origini multirazziali, e all�esterno appaio di etnia asiatica; mio padre infatti è cinese, e mia madre californiana. Scavando di più nel mio albero genealogico, i miei nonni materni sono uno francese e l�altra italiana; quelli paterni lui sempre cinese e lei polinesiana. Sono perciò un vero e proprio miscuglio genetico, e posso fieramente affermare, senza inutili modestie, che ho preso il meglio dei tratti fisici di ciascuno di questi popoli. Chiunque mi abbia mai incontrato mi ha definito una bella ragazza, bella e particolare; questo mi ha spinto a rivolgermi ad un�agenzia di modelle in giovane età. Ormai ho alle spalle circa sette anni di carriera nel campo, sono ben conscia dei miei pregi e li sfrutto con il mondo maschile. A volte anche con quello femminile, poiché non disdegno la compagnia delle mie splendide colleghe.A proposito del mio lavoro: l�estate scorsa si presentò un�occasione per me irrinunciabile e diedi incarico al mio agente di piazzare me in quell�incarico, dicendogli che l�avrei premiato con un pompino. Il lavoro consisteva in uno shooting nell�isola di Ponzarola, nelle isole Ponziane, per una famosa marca di costumi; mi interessava così tanto perché era proprio lì che abitava la mia nonna materna dopo essere rimasta vedova. Avrei così potuto unire l�utile al dilettevole e farmi una bella ...
... vacanzetta con mia nonna subito dopo lo svolgimento dell�incarico. Pochi giorni dopo il mio agente tornò da me trionfante: l�incarico mi era stato assegnato ed era pure ben pagato. Si autolodò per l�ottimo lavoro. In realtà probabilmente non aveva dovuto sgobbare così tanto, perché io ero una delle più autorevoli modelle dell�agenzia: sebbene avessi solo 22 anni, lavoravo ormai da tempo con loro, e in più parlavo fluentemente quattro lingue (inglese, cinese, francese e italiano). Comunque mantenni la mia parola e feci il miglior bocchino della mia vita a quell�uomo. Lo costrinsi però a venirsi nella mano, perché a me non piace assolutamente il seme maschile.I capi dissero che comunque per il servizio fotografico avevano bisogno di appaiare ad una bellezza particolare come la mia una un po� più convenzionale, e mi accoppiarono con un�altra californiana, Sheila. Biondissima, occhi azzurri e bocce che straripavano dal reggiseno, alta più di un metro e ottanta. Già la conoscevo, non era una delle solite viziatelle che si trovano nel mondo della moda, e perciò non mi opposi.A metà di luglio prendemmo un aereo per Roma, prima classe ovviamente, e da lì un veicolo di lusso ci scortò al porto più vicino. Infine, da lì salimmo a bordo di un motoscafo che ci portò direttamente sull�isola.Durante tutti quei trasbordi e quelle ore interminabili di viaggio provai a parlare con la mia collega, sperando di socializzare un po� con lei. Mi sbagliavo: era probabilmente la ragazza più timida del ...