102 - Mamma Lucrezia contro tutti - La festa della sborra
Data: 20/02/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... in dentro la bocca. Lo spompinava magistralmente palpandogli e stringendogli i coglioni, vidi Mattia divaricare le gambe per dare modo e Jesus si far scivolare dietro la mano. Non vedevo ciò che stava succedendo nelle retrovie ma compresi dal viso contratto dal piacere di mio figlio che gli aveva ficcato almeno un dito nel culo. A quel punto, il gioco di società ebbe termine, Mariella mi si avvicinò e mi baciò con passione, io ricambiai e le nostre mani, febbrilmente cercarono il corpo dell�altra. Scivolai con le dita fra le sue cosce, incontrai la sua figa lubrificatissima, fu meraviglioso sentire i miei polpastrelli risucchiati dalla sua vagina famelica. Tutto attorno a noi corpi maschili, sensuali e attraenti. Oddio, quanti bei cazzi duri, vidi Eros e Giancarlo sul divano, ma il massaggio precedente ora si era fatto più interno, il cazzo di mio figlio era penetrato nel culetto sodo del più vecchio dei figli di Mariella. Mattia ora succhiava Jesus, avevo visto bene prima, ero riuscita a indovinare perfettamente la forma del cazzo del giovanissimo ragazzo. Non era come quello di Mattia ma si trattava di un bel pisellone, curvato verso l�alto, innervato da piccoli canali bluastri che percorrevano serpeggiando la superficie chiara della pelle. Senza smettere di farselo succhiare Jesus trascinò verso una poltrona Mattia che camminava rimanendo con le ginocchia piegate. Quando l�appena diciottenne si sedette in poltrona Mattia si posizionò fra le gambe divaricate dell�amico e ...
... mentre con una mano segava il proprio con la bocca continuava a succhiare quello del partner.Lasciai momentaneamente Mariella e mi avvicinai alla coppia Eros Giancarlo, accarezzai la schiena di mio figlio che continuava a inculare l�amico, lui mi guardò e a voce alta, chiamandomi mamma, mi chiese se lo volevo nel culo. Ormai ero una vera vacca e gli risposi naturalmente di si. Lui lo sfilò dalla guaina in cui era sprofondato e mi fece girare di schiena facendomi inginocchiare su una poltrona, mi misi appoggiata con i gomiti sulla spalliera e attesi che il biscottone di Giancarlo penetrasse a fondo nelle mie viscere. Così fu, e devo anche dire che fu anche bello da subito, non percepii dolori di sorta, già, pensai, ormai sono una rotta in culo. Dopo che vi era passato il bazooka di Mattia non avevo più paura di nulla!! Con il capo appoggiato agli avambracci e gli occhi chiusi per meglio assaporare la meravigliosa inculata che stavo ricevendo non mi accorsi che Eros mi era davanti, con il cazzo a pochi centimetri dalla mia bocca, lui mi prese per i capelli e mi sollevò il viso ficcandomelo in bocca. Dovetti stirare fortemente le labbra della mia bocca per accogliere quel larghissimo palo di carne cruda. Lo spompinavo e intanto me lo prendevo in culo. Sentii Giancarlo sfilare il cazzo e subito appresso una colata lavica mi inondò la schiena e le chiappe. Delle mani dietro di me mi sculacciarono piano le natiche e poi un altro intruso si infilò nel mio culo. Sentii dolore quando ...