1. Effetto nico - 4


    Data: 22/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    Quanto era successo quel pomeriggio aveva naturalmente rinfocolato la mia passione per Nico. Intendiamoci, non ero innamorato di lui, per lo meno non nel senso classico della parola: mi piaceva, questo sì, gli volevo bene come amico e tenevo alla sua amicizia, ma soprattutto ne subivo profondamente il fascino erotico.
    
    Tutto in lui mi eccitava alla libidine: la sua presenza, il suo fare virile, L’ odore… l’aroma muschioso delle ascelle, l’afrore dolciastro dell’inguine… E tutto era ancora più forte adesso: dopo quell’incontro scatenato, tutto mi sembrava più possibile, la realizzazione dei miei desideri più a portata di mano.
    
    Certo, ancora una volta si era tirato indietro, quando avevo cercato di prenderglielo in bocca… Ma forse non voleva dire niente: Nico era maschio e probabilmente non aveva voluto sputtanarsi agli occhi dell’amico. Doveva essere senz’altro così.
    
    Si può comprendere, allora, il carico di aspettative che nutrivo dentro di me, quando una ventina di giorni dopo Nico mi telefonò per preannunciarmi il suo arrivo. Già a sentire la sua voce, mi si era seccata la gola ed ero riuscito appena a dirgli uno stentato: Ok, ti aspetto; poi, messa giù la cornetta, ebbi un attimo di paranoia totale…
    
    E adesso?... Cosa sarebbe successo… Come dovevo comportarmi? Mi guardai attorno smarrito… Il cuore mi batteva all’impazzata… Ma poi strinsi i pugni e mi imposi di ritrovare il controllo: Calmo, mi dissi, facciamo finta che non sia successo niente e vediamo le cose ...
    ... come si mettono.
    
    Avevo un’oretta di tempo, prima che arrivasse; così caricai la macchina fotografica, lasciandola poi in bella mostra sul tavolo, inserii un porno nel lettore, per avercelo pronto all’occorrenza, quindi passai alla mia preparazione personale.
    
    Ero incerto se indossare il miniperizoma della volta precedente o qualcosa di ancora più audace, ma alla fine optai per un più “serio” paio di pantaloncini da ginnastica, larghi e sformati, corti a pelo di natica, sotto i quali ovviamente non indossavo niente.
    
    Quando gli aprii la porta, ero già su di giri… visibilmente su di giri. Nico infatti ebbe un ghigno divertito, notando la punta del cazzo che mi spuntava semi turgido dalla gamba dei pantaloncini.
    
    “E’ l’effetto Nico.”, sorrisi, facendo spallucce, mentre ricambiavo la sua stretta di mano.
    
    “Sei solo?”, chiesi con noncuranza.
    
    “Sì, - fece lui, accomodandosi in soggiorno – Posso, vero?”, continuò, iniziando a slacciarsi i pantaloni.
    
    “Anzi!...”, risposi con un lampo di cupidigia negli occhi.
    
    Rimasi a guardarlo, mentre si toglieva scarpe e calzini, sfilandosi poi del tutto i pantaloni e gettandoli da una parte. Si tolse anche la camicia e rimase solo in mutande. Indossava i soliti slip bianchi, sformati e vissuti, appesantiti davanti da un malloppo voluminoso, da cui già cominciava a dipanarsi e ad allungarsi di traverso il biscione carnoso.
    
    Gli diedi la busta con le foto della volta precedente.
    
    “Ah!”, fece Nico con un sorriso di soddisfazione e ...
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