1. Effetto nico - 4


    Data: 22/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... si sedette sul divano, cominciando a visionarle.
    
    Via via che andava avanti a guardarle, gli occhi gli si illuminavano e il suo uccello cresceva nelle mutande, stirando il tessuto sottile. Già si notava una minuscola macchia di bagnato in corrispondenza della punta.
    
    Solo a guardarlo mi si rimescolava il sangue.
    
    Ormai ero pure io in piena erezione e senza pensarci due volte me lo estrassi di lato dalla gamba dei pantaloncini, scappellandolo e menandomelo lentamente.
    
    “Chi era il tipo che è venuto con te l’altra volta?”, gli chiesi una volta che ebbe finito di visionare le foto.
    
    Nico si stravaccò più comodo sul divano, allargando le gambe e iniziando a lisciarsi da sopra gli slip la protuberanza tesa del nerchio.
    
    “Ti piaceva?”, chiese a sua volta.
    
    “Un bel manzo…”, feci io con finta noncuranza.
    
    “Lo immaginavo!”, ghignò lui.
    
    “Ma chi è?”, insistetti.
    
    “Ah, è un amico che a volte ci facciamo assieme la sua ragazza.”, mi spiegò.
    
    Fortunata mortale!, sospirai dentro di me, evitando di chiedere altri particolari: ormai ero abituato alle sue situazioni bislacche.
    
    “E’ bisessuale? …”, osservai, più che chiedere.
    
    Nico fece spallucce:
    
    “Gli piace inculare.”, disse laconicamente.
    
    Mi sembrò un po’ restio a parlarne, ma io non avevo intenzione di demordere, stavolta.
    
    “Ci sa fare, infatti. – osservai – E ha pure una bella bestia… Certo, non come la tua…”, aggiunsi da vero ruffiano.
    
    “Questo è ovvio!”, ghignò lui e se lo tirò fuori dagli slip, ...
    ... impugnandolo a mezza canna ed esibendomelo con orgoglio.
    
    “Che meraviglia!”, non potei fare a meno di esclamare incantato.
    
    Nico ridacchiò soddisfatto, tirando giù la guaina e scappellandolo interamente. Era fiero del suo cazzo e ne aveva tutti i motivi.
    
    “Dai che ti faccio… - stavo per dire una pompa, ma mi trattenni in tempo - un po’ di foto.”, e mi alzai, togliendomi del tutto gli ormai inutili pantaloncini.
    
    Nico rimase stravaccato sul divano, slargando maggiormente le gambe; tiratosi poi sotto i coglioni l’elastico degli slip, impugnò saldamente l’uccello e protese in avanti il bacino, la sua posa preferita. Presi la fotocamera e cominciai a scattare.
    
    “Come mai hai pensato di portarlo? - gli chiesi dopo un po’ - Parlo di Andrea…”
    
    “Volevo farti un regalo.”
    
    “Ah, grazie. – risposi, facendogli un magnifico primo piano – Sei stato carino a pensare a me.”
    
    “Io penso sempre a te. – ribatté Nico – E poi mi piaceva vedere qualcuno che ti inculava.”, aggiunse inaspettatamente.
    
    Rimasi con l’otturatore a mezzo scatto per la sorpresa.
    
    “Davvero?”, feci.
    
    “Beh, e a te piace farti scopare, giusto?”, evitò di rispondere lui.
    
    “Questo senz’altro… - osservai, andandogli vicino – anche se mi sarebbe piaciuto molto di più farmi scopare da te!”, e gli presi in mano il nerchione congestionato.
    
    Era caldissimo, umido, appiccicoso per gli umori che spurgava. L’aroma muschioso del suo corpo sudato, quello pungente del suo cazzo maturo mi avvolsero come un’aura magnetica. ...
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