1. La scusa del poker


    Data: 23/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... singolarmente baciandoli sulle guance.
    
    Mentre per far questo mi da le spalle, e noto che ha indossato sotto il grembiulino quella gonna nera piuttosto corta che mi piace tanto, ma che mette solo d’estate per via delle gambe abbronzate che la valorizzano, come dice lei.
    
    Ma il problema delle gambe non molto abbronzate sembra che stasera l’abbia magnificamente risolto con quelle calze velate nere.
    
    Mi piace l’idea che sia stata di là a prepararsi con tanta attenzione, sapendo che tutti l’avrebbero osservata come solo un gruppo di uomini osserva una donna carina e sensuale.
    
    Il saluto che per i tre è stato un bacio sulle guance, c’è stranamente anche per me.
    
    A me è però riservato un sensuale bacio sulla bocca e, visto che sono seduto, per darmelo si china verso di me (anche più di quanto strettamente necessario, mi viene da pensare) toccando decisamente con il sederino la spalla dell’amico che mi siede vicino.
    
    Quel mascalzone non si sposta di un millimetro, lei indugia ancora un po, non potendo non sentire quel contatto.
    
    Gli altri due si guardano, colgo un sorriso d’intesa tra loro e, ne sono certo, anche un po d’invidia per il comune amico che si sta godendo un attimo di casuale ed interessante morbidezza.
    
    Sarà poi così casuale?
    
    La cosa però, non mi ingelosisce affatto anzi, mi intriga e mi eccita anche perché non ho idea del punto fino al quale questo sottile gioco si spingerà.
    
    Sempre e che poi resti “sottile”.
    
    Con voce sensuale di chi la sa ...
    ... sporca, disse: “Scusate, ho dimenticato di tirar fuori i bicchieri…”.
    
    I bicchieri sono negli sportelli inferiori della vetrinetta affianco al tavolo da gioco.
    
    Ora deve proprio chinarsi notevolmente per tirarli fuori e, mentre lo fa, non ho più dubbi: la mia deliziosa maialina stasera ha calcolato tutto, altro che dimenticanza, ha deciso proprio di stupirmi e di giocare con il suo sottile ed elegante erotismo a fare, come dice qualche volta nell’intimità, un po la troietta.
    
    E’ completamente piegata, la testa quasi dentro gli sportelli inferiori del mobile, la gonna, già piuttosto corta, si solleva sino a lasciare chiaramente vedere i pendagli del reggicalze che evidentemente ha poi indossato.
    
    Si intravedono persino quelle mutandine che io conosco così bene, nere e che trovo così sottilmente erotiche proprio perché non sono affatto eccessive.
    
    Inutile dire che la ricerca dei bicchieri avviene con tutta la calma necessaria.
    
    Nessuno sembra avere fretta e noi godiamo di uno spettacolo senza pari.
    
    Michela aveva superato se stessa e gode della consapevolezza dello spettacolo che ci sta offrendo.
    
    Ma non c’è imbarazzo e mi sono accorto che qualche sguardo degli amici, per un attimo, si è posato anche su di me.
    
    Il mio sorriso quasi estasiato e divertito deve aver contribuito a sciogliere qualunque ipotesi d’imbarazzo.
    
    Finalmente, si fa per dire, l’operazione bicchieri termina e lei si avvia di là per prepararci uno snack e tornare più tardi.
    
    Lo spettacolo con ...
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