1. Pamela tra me, il cameriere ed il cuoco


    Data: 24/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlGrandeBaboomba

    Solamente i nomi sono falsi, troppo particolari quelli veri per poterli citare qui, ma tutto il resto è accaduto una settimana fa. Non ci vedevamo da più di due mesi con questa coppia di amici (conosciuta sul sito lo scorso anno), e lui era oramai in astinenza avanzata dai trattamenti che solitamente riservo alla sua splendida mogliettina; in pratica erano due settimane che mi supplicava di fare “il bastardo con lei”, perché fondamentalmente lui impazzisce nel vederla usata da me, ma allo stesso tempo continuava a ripetermi in modo quasi ossessionante “non c’è giorno che lei non mi chiede se può mai essere che non sia più il tuo tipo di donna, che non sei più interessato a lei”, e questo perché lei godeva con il corpo tra le mie mani, ma al tempo stesso godeva con la mente al pensiero dell’eccitamento del marito.
    
    “Va bene Ivan, domani sera alle 21 in quel posticino di cui ti parlavo l’altro giorno, e fai vestire Pamela da vera Troia, nel modo in cui sai che mi fa stare a cazzo duro tutta la sera, e falle mettere le mutandine questa volta”. Lui mi ringrazia, poi sa che non deve più farsi sentire sino alle 21 del giorno dopo; non c’è nient’altro da concordare, io deciderò cosa farle fare, lei si sottometterà alle mie voglie e lui saprà cosa è accaduto solamente al loro ritorno a casa, quando lei nell’intimità del loro tetto coniugale, forse seduti al divano davanti alla tv, o forse tra le lenzuola, gli racconterà nei minimi dettagli cosa è successo. Il problema è che io ...
    ... sono in un periodo bestiale con il lavoro e nelle 30 ore successive, quelle che ci separano dal nostro ennesimo incontro, non ho il tempo nemmeno di provare ad immaginare cosa inventarmi questa volta, considerato anche che insieme ne abbiamo già fatte veramente tante. E così volano le ore ma io, tra un tentativo e l’altro di sforzarmi di pensare a cosa poter organizzare di particolare, non riesco nemmeno a sentire qualche amico da coinvolgere nella serata. “Qualcosa mi verrà in mente mentre saremo a cena” pensavo mentre mi vestivo per raggiungerli, “e quando dopo aver cenato, saremo fuori dal locale la metterò in atto, magari mando un paio di messaggi ad amici fidati e faccio in modo che ci raggiungano quando avremo finito di cenare”; ero anche in ritardo, mi stavo ancora spruzzando due gocce del mio profumo preferito prima di infilare la mia camicia, e dovevo fare una quindicina di chilometri per essere da loro dieci minuti dopo. Non avevo nemmeno il tempo di “preallertare” un paio di amici, avrei perso tempo al telefono e avrei fatto aspettare troppo la mia amante di quella sera, con il marito impaziente di saperla tra le mie mani; maledetto lavoro, non mi lascia nemmeno il tempo di respirare, salto in macchina e volo in direzione Bari. Sono in ritardo di dieci minuti, ma quando ci incontriamo all’esterno del locale lui mi abbraccia come fossimo fratelli che non si vedono da mesi e lei mi bacia sulle labbra e mi regala il suo splendido sorriso un secondo dopo, quando tenendole ...
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