Pamela tra me, il cameriere ed il cuoco
Data: 24/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: IlGrandeBaboomba
... una mano nella mia le sussurro “sei uno schianto, ho già l’uccello duro al pensiero di...”; lascio la frase incompiuta, lei non sa cosa le farò, non lo sa lui e questa volta ancora non lo so nemmeno io a dire il vero, ma tutti tre sappiamo perfettamente che lei si sentirà tanto Troia ed io sarò il solito Bastardo. Agli albori dei miei “giochi”, quando due anni fa qualche lui di coppia insisteva affinché io mi inventassi qualche situazione particolare da realizzare, ed io non riuscivo velocemente a focalizzare una qualche idea perversa, mi estraniavo dal contesto nel quale mi trovavo, quasi non riuscivo a capire cosa i miei due interlocutori mi stessero raccontando in quel momento, tanto ero concentrato alla ricerca di una invenzione perversa. Ma quei tempi erano ormai lontani ricordi, così come un tirocinante che dopo mesi di duro lavoro si è ormai talmente impossessato della propria materia da poter sorprendere i propri addestratori, così io non avevo più necessità di arrovellarmi alla ricerca di spunti trasgressivi, perché la mia mente oramai partoriva in piena autonomia pensieri perversi in quelle situazioni. E così, entrando nel locale, si presentò ad accoglierci un ragazzone di circa 30 anni, quasi un metro e novanta di altezza, barba perfetta, due braccia muscolose che lasciavano intravedere dei tatuaggi molto particolari e due occhi azzurri di ghiaccio.
Il suo sorriso è inizialmente di circostanza, ma dopo i primi secondi, nel mentre ci indica la direzione per il ...
... tavolo che avevamo prenotato, tutto cambia all’improvviso; osservando questo terzetto composto da due uomini sulla quarantina in pantalone e camicia ed entrambi piuttosto in forma, e da uno schianto di donna sui 35 anni, che dall’alto dei suoi 188 cm comprensivi di un tacco 12, mostrava gran parte delle sue splendide gambe a stento coperte da una gonna davvero esageratamente corta, negli occhi del cameriere apparve chiara quale fosse il legame esistente tra noi tre. E se questa pensiero iniziò a materializzarsi nella mente del cameriere, nella mia testa si fece immediatamente spazio un altro pensiero, “questo tipo potrà tornarmi utile più tardi”. E così seguimmo il nostro nuovo amico, il quale per due volte con la coda dell’occhio si accertò che lo stessimo seguendo, e la seconda volta che portò il proprio collo a roteare di pochi gradi in modo da verificare che fossimo ancora dietro di lui, o forse per poter sbirciare ancora la camminata di Pamela, feci in modo da farmi “beccare” con un braccio intorno alla sua vita e con le mie lunghe dita della mano destra che finivano direttamente sul suo culo, in una palpatina che, ne ero certo, qualcuno alle nostre spalle si sarà certamente gustato. Adesso il cameriere aveva la certezza che Pamela, entrata nel locale sotto braccio del marito, era in realtà quella sera la donna di entrambi i suoi accompagnatori; “ma ancora non sai che potrebbe essere anche la tua donna stasera” pensai quando di scatto il ragazzone torno a guardare avanti ...