Pamela tra me, il cameriere ed il cuoco
Data: 24/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: IlGrandeBaboomba
... Ivan indicò me, mentre io distrattamente continuavo a parlare di uscita dall’Euro, di sbarchi di migranti e di tassazione del lavoro; lasciai che il cameriere mi versasse il vino nel bicchiere, lo sollevai e come un esperto sommelier iniziai a degustare. Ma dopo un solo secondo, con ancora il vino in bocca, approfittando di quel momento di silenzio e di attesa verso di me da parte degli altri tre, guardai la mia amante e sussurrai “ma quanto sei porca Pamela, con quel piedino mi stai facendo diventare il cazzo duro, adesso a causa tua non potrò alzarmi da qui per un po’”. Lei pur non avendo fatto assolutamente nulla, dopo un nanosecondo aveva già capito tutto e senza tradire la minima tensione, mi fece uno di quei sorrisi con i quali solitamente mi sta dicendo “sto solamente aspettando che tu mi distrugga”; Ivan era perplesso, probabilmente aveva creduto che il “piedino” ci fosse stato davvero, tanto che con la mano destra cercando di non farsi notare, in un gesto istintivo ed al tempo stesso goffo, spostò leggermente la tovaglia guardando sotto il tavolo in direzione della moglie. Ma la reazione che più mi interessava era ovviamente quella del mio nuovo amico; era interdetto, lo osservai per qualche secondo, ebbi la certezza di poter osare, e mantenendo un tono di voce sufficientemente basso in modo che nessuno intorno a noi potesse sentirmi, gli dissi “le piace provocarmi, fa sempre così quando sa che sto per scoparmela”. Era il punto di non ritorno, aspettavo uno ...
... sguardo, un sorriso, un gesto, da parte di Michele, proprio in quel momento richiamato con quel nome da un suo collega qualche tavolo più in la; ma lui fece molto di più, girandosi un secondo verso chi lo aveva chiamato gli fece un segno di assenso, poi rivolgendo lo sguardo nuovamente verso di me, sorrise dicendo “beato te”. Si voltò e tornò verso la cucina. Perfetto pensai tra me, battuta pronta, nemmeno la minima emozione tradita e mi ha anche già dato del tu. Aggiudicato! Lui sarà dei nostri tra un po’. Adesso non resta che studiarmi il locale. Ivan subito provò a chiedermi cosa mi frullasse in testa, pur sapendo che non avrebbe ricevuto alcuna risposta; ripresi a parlare di tasse, di circolazione di denaro da ridurre, di semplificazione ulteriore della nostra burocrazia ed intanto mi guardavo intorno, o meglio, guardavo in direzione della cucina. Pochi minuti dopo Michele tornò con i primi piattini di antipasto, ci spiegò nei minimi dettagli quello che avremmo di li a poco degustato, lanciò un paio di occhiate fugaci verso Pamela, degnò di qualche sguardo anche Ivan, ma era dalle mie labbra e dai miei sguardi che pendeva letteralmente, conscio che ero io a muovere i fili che avrebbero condotto i minuti successivi verso situazioni assai diverse da quelle che lui viveva solitamente in quel locale. Al momento non mi serviva altro da lui, per cui lasciai che terminasse la sua descrizione dei piatti e quando si allontanò, mi dedicai immediatamente al sauté di cozze accompagnato da ...