Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... posizione reclinata; dopodiché le afferrò con una mano il ginocchio, costringendola nuovamente con ambedue le gambe sul divano. Infine, con uno scatto improvviso, le abbassò le mutandine poco sotto l’elastico delle calze.
Hélène volse allora il capo verso di lui, in quell’istante aveva preso timidamente a piangere; l’ombra scura dell’altro uomo non si era mossa di un millimetro, e continuava a spiarli.
Adrian le disse in faccia: “È inutile che ti rifiuti bellezza … io stasera ho già deciso … ti faccio il culo”.
Hélène provò un brivido lungo la schiena e subito fu annichilita dal terrore; poi trovò per puro istinto, il coraggio di rispondere, nell’unico modo possibile per potersi salvare: “… ti devo confessare … anche se mi vergogno a dirtelo …”; “Che cosa?!?” ribatté il cuoco impaziente; “non … non sono andata in bagno stamattina …”. Quegli le mollò un altro scapaccione facendole veramente molto male, dopodiché urlò a gran voce: “Sei una troia!!! …e fai pure schifo!”, e le mise ambedue le mani attorno ai fianchi assestandola meglio sul divano. Dopodiché si abbassò del tutto i pantaloni della tuta e anche le mutande, che fino a quel momento aveva tenute scese a mezz’asta.
Cominciò a batterle il membro da sotto, contro la peluria nera abbondante, sentendo che Hélène era oramai pronta.
Le fu dentro dal basso, con un movimento rapido e preciso, infilzandola con decisione nella vagina tutta umida; Hélène ululò come una bambina, alzando leggermente il capo, dopodiché allungò ...
... gli avambracci, fino ad aggrapparsi con le mani alla spalliera del divano. Adrian fece un passetto in avanti e poté stringerla ancora meglio, ribaltandole la gonna lungo la schiena.
Prese a sbatterla come un sacco di patate, avanti e indietro, con la testa piegata in basso. Hélène provava invano a restare in posizione eretta, ma quelle fitte le arrivavano fin dentro alla nuca, costringendola sempre più contro lo schienale.
“Ti insegno io ad andare in bagno la mattina …” la redarguiva Adrian, mentre tenendola sempre più forte, poteva sentirla tremare tutta quanta, tra le cosce bagnate, completamente fradicie e calde; Hélène continuava ad ululare, quelle spinte le squassavano il ventre. Trovò la forza di voltare il capo una volta sola, e dietro all’avambraccio robusto e nerboruto di Adrian, oltre il petto forte e villoso di lui, poté scorgere nuovamente la sagoma di Jan, uscito direttamente allo scoperto, che si masturbava con la mano destra infilata dentro ai pantaloni.
Socchiuse gli occhi inumiditi, oramai non riusciva nemmeno più a provare vergogna. Il cuoco continuava a sbatterla come un oggetto inerte, e Hélène teneva a quel punto la testa piegata in basso, coi lunghi capelli neri che le ricadevano sui cuscini del divano. Un poco alla volta, il brivido divenne un’onda di piacere, che dal collo discese giù lungo la schiena, fino a raggiungerle i fianchi morbidi e abbondanti, dove le mani di Adrian la tenevano ferma saldamente.
Spalancò la bocca, tutte le resistenze erano ...