Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... tutti, senza alcun tipo di preoccupazione; da bambina sognava di diventare una ballerina, ma aveva dovuto ben presto ripiegare sullo studio del canto per via della corporatura non proprio snella che la natura le aveva concesso; ascoltava tantissima musica ed aveva un autentico debole per il cantante Ricky Martin, di cui possedeva diversi poster appesi nella sua camera da letto.
Si era voluta iscrivere al liceo artistico: da bambina si dilettava con il disegno su tela, e tutti quanti le avevano pronosticato un radioso futuro come pittrice; benché avesse poi smesso di dipingere, l’era rimasto tuttavia un vivissimo interesse verso la pittura e verso l’arte in generale, al punto che non disdegnava affatto di farsi accompagnare dalla madre ogni tanto a vedere un museo, oppure alcune mostre.
Hélène era molto legata a sua madre, mentre verso il signor Eric nutriva un sentimento di timore e rispetto, unito a non poca indifferenza e ad un discreto ma percettibile distacco. Era pur sempre il suo patrigno, e non l’amava allo stesso modo di sua sorella Bianca; ma nella casa in Rue Courtois le cose filavano lisce e tutto sembrava apparentemente in perfetta armonia; finché un bel giorno Hélène non compì i suoi quattordici anni, e qualcosa in lei sarebbe cambiato per sempre, lasciandole un marchio indelebile.
Secondo episodio
La casa in Rue Courtois 28 veniva addobbata a festa, dalla solita e sempre solerte cameriera marocchina Floreanne e dalla signora Dominique; anche la ...
... sorellina Bianca si stava dando piuttosto da fare, aiutando la madre e la cameriera nell’appendere alcuni festoni assieme ad un gran numero di palloncini, disposti dappertutto sia sul soffitto dell’ingresso che nell’ampia veranda.
Il signor Eric, nel frattempo, stava guardando la televisione, nell’elegantissimo salone arredato tutto quanto in legno di noce, in rara ed assoluta tranquillità.
Era il 5 ottobre e come ogni anno era giunto il momento della festa di Hélène, divenuta quattordicenne da soli tre giorni. E la festeggiata andava in quel frangente preparandosi in camera sua, rimirandosi tutta quanta dentro lo specchio.
Aveva il viso salubre e paffuto, con lineamenti allegri, piccoli occhietti neri e capelli altrettanto scuri, lisci e lunghi.
Il fisico abbondante le aveva causato imbarazzo fin da bambina, e quel giorno sembrava ancora più sproporzionato e sgraziato del solito, coi seni piccoli e bianchi penzolanti e due fianchi comodi e larghi, a coronare un addome perfettamente rotondo come quello di una mucca.
Hélène si vestiva in modo coraggioso, era stata la madre a educarla in questa maniera, aiutandola nonostante tutto a coltivare un poco di narcisismo e di femminilità: indossava sempre la gonna, e per quel giorno speciale si era fatta comperare un improbabile tubino tutto intero senza spalline, piuttosto elasticizzato e con una sola cerniera lungo la schiena, di vivace color arancio con le pieghette orizzontali.
Era probabilmente un tantino esagerato per lei, ma la ...