1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... e caldo, sulla pelle delle natiche in parte scoperte; e come era inevitabile che accadesse, s’accorse subito che queste erano dure come una scorza d’arancia, e rovinate come una vecchia mela.
    Tenendole la mano ferma sul didietro, quasi a volerlo proteggere dalla luce del sole, le disse balbettando: “madame… ma… ma l’hanno picchiata? perché …”. Hélène allora comprese di avere toccato veramente il fondo, e spostandosi con la mano sinistra le mutandine in modo più deciso, afferrò con la destra quella presa calda ed insistente; trascinandosela poi nel mezzo, fino a sentire le dita del ragazzetto africano che sfioravano scomposte, la piccola base di gomma del famigerato tappino.
    In pochi secondi fu liberata, e non riuscì a trattenere un filo d’aria che le fuoriuscì dal didietro, senza per fortuna venire notata da lui. Lo ringraziò con un bacio sulla guancia, dimenticando i cinque euro che poco prima ella gli aveva promesso. Quegli si mise in tasca l’orrendo oggetto di gomma, pensando di conservarlo per annusarlo qualche volta quando ne avrebbe avuto il desiderio.
    Samir dovette giustificarsi con l’anziana donna dalle fattezze di contadina, quando fece il suo rientro al negozio; ma non vi riuscì affatto, dal momento che subito fu punito da lei con uno sganassone, per avere perso il suo tempo appresso a quella gonnella senza guadagnare nemmeno un soldo.
    Hélène invece si mosse verso la successiva fermata dell’autobus, finalmente liberata e stappata nel didietro, ma ridotta ...
    ... definitivamente come una miseria, annientata e spazzata via del tutto. Non avrebbe potuto in quel momento fare null’altro, che risalire la china, ripartendo da zero e dimenticando tutto il male e tutti gli errori che aveva fatto.
    
    Quarantasettesimo episodio
    
    Una serie ripetuta di tonfi, sordi e penosi, era tutto quello che gli ospiti della festa ricordavano; solamente in pochi si erano spinti fin dentro al salone, ad osservare ciò che stava accadendo in quegli istanti.
    “Tuo padre ti ha fatto davvero … un culo così” le disse all’indomani Jeanne, senza davvero alcuna sensibilità.
    Aveva comperato una bellissima gonna svolazzante di raso nero, sotto la quale indossò un paio di succinte mutandine bianche; faceva molto caldo e l’abbigliamento per la cerimonia doveva fare in modo che non soffrisse particolarmente il sudore durante il corso della giornata.
    
    Quarantottesimo episodio
    
    Il salotto è leggermente immerso nella penombra, mentre fuori divampano i primi caldi dell'estate. Per essere solamente un pomeriggio di giugno, la calura è già alquanto appiccicosa, ma grazie al cielo ogni tanto un rivolo di vento fresco attraversa la sottile fenditura della finestra aperta.
    E adesso puoi rilassarti, signor Mariano; risalire al dispaccio è stato davvero faticoso oggi, e alla fine c'è stato anche questo fastidioso straordinario da sbrigare in casa.
    Il salotto rettangolare ha un leggero ma persistente odore di muffa, per via dell'allagamento da guasto presente sul soffitto; il ...
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