1. L'assenso di david


    Data: 24/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Ecatos22, Fonte: Annunci69

    "Ed ora come si indossa?", pensavo mentre guardavo quella bustina sigillata con una specie di mutanda dentro. Andavo fiero dell'acquisto che avevo fatto: quello slippino - anche se di "slip" non si poteva parlare dato che mancava completamente la copertura del posteriore - arancione mi aizzava tanto. E infatti mi era tornato in tiro solo all'idea di passeggiare in giro con quello al posto delle mutande.
    
    In genere non giravo senza intimo, la sola idea mi faceva eccitare e dovevo segarmi per farla passare: le poche volte che lo avevo fatto ricordo di aver dovuto indossare dei pantaloni più spessi e una maglietta, una camicia o un maglioncino che arrivasse a coprire lì davanti. Non pago, aggiungevo una tracolla o un borsello per mascherare alla vista degli ignari passanti.
    
    "Perché ho comprato una cosa del genere se poi non so metterla o me ne vergogno: dai David, indossala". Questo era quello mi dicevo nella testa e il motivo c'era: dovevo sbrigarmi perché erano già le 11.30 e volevo uscire per la mia corsetta della domenica. Oppure questa volta un giro in bici, tanto il culo se te lo devono guardare, lo guardano comunque. "Che poi, chi te lo deve guardare? Nelle vacanze sei solo ingrossato!". E sì, dovevo anche dimagrire: non avevo mai avuto una forma tonica o splendida, ma avevo fatto ciclismo, nuoto e corsa, oltre alla palestra, e qualcosa si vedeva; ma, complice le vacanze, mi sono rilassato e ho preso peso. Sono pure "diversamente alto"! Con il mio metro e 70 non ...
    ... entro di certo nei corazzieri. Però, tutti quelli con cui sono stato, fidanzati (con me o con altri) o meno, mi hanno detto che sono molto carino: sarà la barbetta accennata, sarà l'abbronzatura duratura, saranno i capelli nero corvino o saranno gli occhi grandi e marroni…o forse ancora l'aria giovanile che ti dava meno dei tuoi 28 anni…"O sarà che ti volevano scopare e basta. Chi lo sa!"
    
    Mi vestii di gran fretta e li indossai: il cazzo sporgeva un po' e faceva capolino, ma i pantaloncini leggeri ma di un cotone tipo tuta e una maglietta un po' più lunga mascheravano. "Oggi si va di bici!".
    
    E che scelta di merda - come tante. Il cielo terso promesso dal meteo in realtà si rilevava di un grigiore piatto, con nuvole all'orizzonte che non promettevano bene.
    
    Pedalavo, prima in città e poi in campagna, ma non mi sentivo osservato. Arrivavo nel parco vicino al fiume. Era la prima volta che lo esploravo; volevo godermi una mattinata di relax. Camminavo ormai da un po', ma del fiume manco l'ombra! Per lo meno il cielo si era un po' diradato e non passeggiava nessun altro se non io. Fu allora che il mio istinto buttò lì un'idea che il mio cervello rifiutò subito, ma appena passata una radura un po' nascosta l'idea mi tornò in mente e decisi di metterla subito in pratica: via la maglietta e stesa a terra; mi girai a 360° per vedere se la strada era effettivamente lontana e che non ci fossero punti di osservazione, tirai giù pantaloni e slip (o quello che sono) per stendermi nudo ...
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