La meglio gioventu' 9
Data: 25/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Quandohai17anni
... foto che avrei voluto vedesse per poi magari metterle sui social, rendendolo un personaggio pubblico. Lui sorrise, mi porse la mano e schiarendosi la voce si presentò: “Gianvito piacere”. Mi lasciò il suo numero di telefono e disse che dovevo chiamarlo io non appeno le foto fossero pronte, poi mi diede una pacca sulla spalla e si congedò.
Ora sapevo il suo nome, avevo il suo numero di telefono, corsi a casa a festeggiare segandomi sulle foto scattate a Gianvito poco prima.
Aspettai qualche giorno, poi presi il telefono e chiamai Gianvito… “Pronto sono Federico, il fotografo della partita di qualche giorno fa”- gli dissi in maniera professionale. “Sono pronte le foto?”- mi rispose. “Si, dimmi quando sei libero per vederle insieme?”. “Stasera, Fede, poi domani parto in vacanza, dove ci vediamo”. “ Perfetto, ti aspetto in Via XXX alle 20”, “A dopo”.
Fortunatamente i miei genitori erano fuori, in vacanza, lasciandomi per qualche giorno casa libera. Altrimenti veramente non avrei saputo dove vedermi con Gianvito.
Ore 20:00 il suono de citofono. Apro. Pochi istanti e ecco il Din Don della porta. Apro. Accolgo Gianvito, facendolo accomodare sul divano. Lui dopo il saluto iniziale non proferisce parola, sembra molto impacciato e imbarazzato. Gli offro qualcosa da bere, lui accenna un grazie solo muovendo la testa. Non sapevo nemmeno io che dire questo suo silenzio mi aveva spiazzato… mi bloccai anch’io per qualche istante per poi riprendere dicendogli che le foto erano ...
... sul pc in camera mia.
Lui appoggia il bicchiere della bibita sul tavolino posto davanti al divano, si solleva sulle gambe e dice: “vediamole”. Faccio strada anticipandolo nei passi. Arrivati in camera mia lo feci accomodare sulla sedia della scrivania e accendendo il monitor gli mostri le foto. Lui fa dei cenni con la testa, annuendo. Non capivo cosa volesse dire così lo aggredisco chiedendogli “ti piacciono?”. Lui arrossì ancor di più e rispose sottovoce di si abbassando la testa.
Per scusarmi del rimprovero gli accarezzai la testa coperta dai suoi capelli neri, lui spinse la testa all’indietro emettendo un sospiro. Il suo cuore batteva velocemente. Chiesi a Gianvito cosa fosse successo lui rispose che mi aveva visto anche prima della partita e che gli piacevo. Poi tirò un altro sospiro e continuò, raccontò che sapeva delle scopate con Giancarlo in quanto aveva provato senza riuscita a farlo proprio con Giancarlo tempo prima. Mi prese alla sprovvista, non sapevo di essere il sogno erotico di qualcuno. Rimasi a bocca aperta stupito, poi la richiusi e continuai chiedendo di rilassarsi in quanto lo vedevo tremare mentre svuotava il sacco.
Poi mi avvicinai alle sue spalle e lui ancora con gli occhi chiusi e con la testa indietro, e iniziai a massaggiarlo provando in qualche modo a calmarlo. Mentre roteavo i miei pollici sulle sue spalle presi a baciargli la fronte, poi il naso per poi arrivare alla bocca. Dopo qualche bacio sulle labbra, chiesi di nuovo conferma, “Hai ...