1. La meglio gioventu' 9


    Data: 25/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Quandohai17anni

    ... voglia?”. Gianvito senza rispondere mi afferra con le sue forti braccia e mi infila la lingua in bocca.
    
    Chiusi gli occhi e aprendo la bocca per bene accolsi la sua grossa lingua, che roteava intorno alla mia. Presi Gianvito per la mano e lo condussi sul mio letto. Lui era ancora terrorizzato il suo cuore batteva forte nel suo petto. Lo feci sedere sul letto, poi lo spogliai. Iniziai dalla t-shirt, per poi passare a togliere le scarpe e i calzini, poi sbottonargli e abbassargli i pantaloni e distendendolo sul letto gli lasciai le mutande dove si intravedeva qualche goccia forse di sudore o di sborra. Il suo cazzo prese subito forma senza toccarlo. La sua mazza adagiata sul lato sinistro era gonfia e pulsante nelle mutande color verde militare. Mi spogliai anch’io e mi misi a gattoni sul letto tra le gambe di Gianvito. Accarezzai la mazza da sopra le mutande, il respiro di Gianvito diventò più pesante. Poi tolsi le mutande e il suo cazzo sbalzò fuori svettante, 20 cm di cazzo largo e ancora vergine. La sua cappella era ancora richiusa nella pelle del prepuzio, cominciai ad armeggiare scappellai il palo di Gianvito provocandogli un po’ di dolore. Sputai sulla sua cappella rossa mossi ancora un po’ il prepuzio e me lo infilai in bocca con accuratezza. Succhiai prima la cappella assaggiandola per bene, succhiandola e leccandola delicatamente, continuai allargando la bocca per facilitare l’ingresso di quel palo, arrivato a metà dovetti fermarmi perché non riuscivo a respirare. ...
    ... Gianvito immobile affannato e sudato si godeva la sua prima pompa. Provai a farlo entrare tutto ma niente non ci fù verso, era troppo grosso.
    
    Lo tolsi dalla bocca, e continuandolo a segare, mi insalivai la mano, la passai tra le mie chiappe sudate e sedendomi sulla pancia di Gianvito, inarcando le spalle e il culo, puntavo con le mani il suo cazzo in direzione del mio buco. Retrocedetti di qualche centimetro ed eccolo lo sentivo puntato vicino al buco.
    
    Gli tengo ancora il cazzo in mano e spostandomi ancora un po’ indietro penetro dentro di me. Gianvito allarga le gambe e restando ancora fermo, io stringo le sue mani e aggrappandomi a lui comincio pian piano a farlo entrare tutto dentro di me. Gianvito sudava come un matto, nemmeno durante la partita l’avevo visto perdere tutto quel sudore. E dalla sua bocca uscivano dei rantoli affannati .
    
    Con le mie mani nelle sue inizio a saltare su quell’asta che mi pervade il culo, saltellai provocando a Gianvito momenti di godimento, Gianvito apprezzava urlando le vocali in ordine di apparizione nell’alfabeto più e più volte. Liberai le mani e appoggiandomi alla spalliera del letto ondeggiavo con il culo verso il cazzo di Gianvito ancora duro dentro di me.
    
    Ormai stanco di saltellare, scesi e mi rimisi mi sedetti sulla pancia di Gianvito, e massaggiandomi il cazzo glielo puntai vicino alla bocca, lui lo accolse e imitando il mio pompino faceva scricchiolare un po’ i suoi denti, graffiandomi leggermente il cazzo. Glielo tirai ...