1. Il passaggio (capitoli 8 e 9)


    Data: 03/09/2017, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... parole.
    
    La stanza era due volte l'enorme atrio dell'ingresso. Due scrivanie con tanti ornamenti riempivano quell'enorme spazio. Mozzafiato era la vista che si aveva dalla terrazza dell'ufficio. Seduto dietro alla scrivania più grande stava il mio capo, con fare allegro e rilassato. Mi fissò per un attimo. Poi sorrise.
    
    "È un piacere ritrovarti Federico."
    
    Allora lo sapeva. Lo ha saputo per tutto il tempo che siamo stati insieme senza mai farmene rendere conto. "Il piacere è tutto mio... Andrea. Grazie per questa opportunità." Poi non seppi più trattenermi. "Ma lo sapevi già chi ero durante le nostre serate al mare?"
    
    "No, devo ammetterlo. In due anni sei cambiato parecchio. Io mi ricordavo di una figura esile su un letto di ospedale. Invece adesso eccoti qui, tonico e più in forma che mai. Mi ci è voluto il tuo curriculum per capire con chi mi ero imbattuto."
    
    "Anche tu sei cambiato." Gli dissi.
    
    "Certo, e meno male. Sono diventato in un certo senso più autorevole. Ma passiamo ai fatti."
    
    Mi consegnò un contratto da firmare.
    
    "Pensavo, con il consenso di mio padre, di darti più che un lavoro da 1000 € al mese." Continuò. "E siccome mi serve un braccio destro, pensavo di darti questo compito. Ovviamente sei in un periodo di prova oltre il quale potrai poi decidere se tenere il lavoro o meno."
    
    Ero senza parole. Mi conosceva poco eppure aveva estrema fiducia in me. "Non so che dire. Accetto volentieri se non do problemi." Lessi la cifra sul contratto: ...
    ... ottomila euro al mese, che sarebbero poi aumentati in base ai meriti. Mentre firmavo, sentivo che il mio nuovo manager continuava a parlare, ma da un pezzo avevo perso il filo del discorso. Un volta finito, feci per sistemarmi all'altra scrivania.
    
    Andrea rise. "No. Non sarà questo il tuo ufficio"
    
    "Come no? "
    
    "Visto che sarai il mio braccio destro dovrai conoscere tutto, per procedere come se tu fossi me nel caso io sia via per lavoro. Ed è per questo che ho fatto spazio nella mia casa a pochi passi da qua, affinché tu possa lavorare da casa e seguirmi sempre."
    
    "Oh. Grazie. È molto importante per me quello che stai facendo. Mi toglierebbe il problema del viaggio e con esso il costo."
    
    "Lo so, e ne prendo atto. Devo informarti che non mi piace avere del personale che gestisca la mia vita privata. Quindi ti chiedo solo di fare due lavoretti per pagarti il vitto e l'affitto, come cucinare o altre cose. Ci stai?"
    
    Non ci pensai due volte ricordandomi della cifra da lui precedentemente offerta.
    
    "Sì, non c'è problema. Sono abbastanza bravo nelle pulizie."
    
    "Grazie. Lo sapevo di fare bene a contare su di te."
    
    Mi diede un'affettuosa pacca sulla spalla. "Bene. Il nostro colloquio è finito. La mia segretaria Stephanie ti accompagnerà nella tua nuova casa. Lì ho lasciato alcune righe con i lavori da fare entro stasera che tornerò da lavoro."
    
    "Va bene. Ciao, arrivederci."
    
    "A dopo" mi salutò, e mi accompagnò alla porta. Vedendoci Stephanie si alzò bruscamente e mi ...
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