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Sesso in ostello
Data: 26/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ale-luca74
... stanchezza perciò mi addormento immediatamente. Mi sveglio di soprassalto mentre sono disteso sul fianco sinistro col cuore appoggiato al materasso. La camerata è buia ma non così cupa perché, dalle botole sopra ai letti entra il chiaro riverbero delle luci gialle del centro cittadino. Mi par di sentire il letto che si muove. Il cuore mi batte a mille perciò intuisco subito che la caffeina ha iniziato a fare il suo effetto, ma a dar l’impressione che il letto si stia muovendo non è soltanto il materasso che amplifica il battito cardiaco. Il letto si muove davvero leggermente. Apro gli occhi e vedo una mano che velocemente va su e giù lungo un pisellone duro con una leggerissima curvatura a banana. Lenzuolo e coperta sono abbassati fin sulle cosce. Tra il lenzuolo ed i testicoli un boxer bianco completamente abbassato. Sopra un addome piatto e apparentemente senza peli ma, da quella posizione non riesco a vedere più su e quindi a chi appartiene quel bel corpicino ben tornito, ma soprattutto quel bel pisellone così duro da sembrare già pronto ad esplodere. Cercando di non far rumore, perciò spostando il viso millimetricamente, scopro che il mio vicino di letto intento a masturbarsi è lui: Thomas! Cazzooooo! E adesso che faccio? Vorrei allungare la mano. La tentazione è fortissima. La allungo verso il cazzo di Thomas oppure verso il mio? No, no, meglio rimanere immobile. Decido di attendere la sborrata che non tarda ad arrivare. Sento il respiro di Thomas ...
... che si fa più affannoso. Respira a bocca chiusa. Respira rumorosamente col naso e non si cura di poter esser sentito perché la camerata è avvolta nel buio e nella quiete della piena notte. Mentre la mano va su e giù con più rapidità intuisco che la sborrata è in arrivo perché ora respira affannosamente a bocca aperta. Nonostante il buio, riesco a veder benissimo il primo schizzo atterrare sul suo collo, un secondo finisce su di un capezzolo, un terzo sul plesso solare ed un quarto sull’ombelico mentre l’ultimo resta intrappolato tra le dita che ancora avvolgono un cazzo completamente scappellato con una cappella scura e ben lucida di sperma. Thomas si pulisce alla bene meglio con la T-shirt, solleva il lenzuolo e la copertina e si mette a dormire sul fianco destro, quindi rivolto verso di me. Io sono ancora immobile di ghiaccio. Anzi, sono così eccitato che credo di esser prossimo ad un ipotetico infarto, anche se so che l’effetto tachicardia è solo passeggero. Quello che non è passeggero è l’effetto sega di Thomas ma soprattutto, sono le pulsazioni del mio cazzo in tiro ed intrappolato nello slip. Decido di attendere che Thomas si addormenti poi, quando sento il suo respiro più regolare lo imito e mi masturbo osservandolo ed azzardando una leggera toccatina poggiando la mano sui suoi capelli. Trascorro gran parte della notte con gli occhi sbarrati e con il pensiero fisso alla sega cui ho assistito, iniziando a far progetti su cosa fare nei prossimi giorni. Devo ...