1. Il mazzo di chiavi


    Data: 03/09/2017, Categorie: Etero Autore: Lucciola fra le mani, Fonte: EroticiRacconti

    ... anche quel velo d'ipocrisia che finora c'era stato fra noi. Mi avvinghiai con i talloni alla sua schiena per godere di più. E gridai, libera da condizionamenti tutta la mia passione che, come squilli di campana risuonavano acuti nella stanza. (Chissà se Marcello, il mio vicino era in ascolto...) - Dio mio Pino chiavami così fino alla fine del mondo. Questo atto possedeva una nativa, intensa capacità di gioia e di espressione. Sentivo dopo tanti anni che il sesso era diventato un mezzo e non più un fine... Forse avevamo perso entrambi quella torbida fantasia che all'inizio mettevamo nell'atto e che ci aveva guidati fino ad oggi ma di sicuro, almeno io, in questo momento, stavo provando un sentimento sincero, liberando ogni possibile ubbia da un abbacinante castigo. Lo pregai di venire, e con il suo liquido lavare via dalla mia anima la polvere di anni di indifferenza. Devoto ubbidì svuotando i suoi lombi in lunghi getti appiccicosi e caldi nel mio bocciolo carnoso, mentre le nostre bocche si rincorrevano furiose. E per la prima volta lo notai; aveva gli occhi umidi simili ad acini di uva schiacciati. Nonostante tutto c'era ancora del sentimento in ballo verso quella donna e verso la famiglia. Come dargli torto. Giacemmo così. Con il suo uccello ancora affondato tra i petali della mia fica. Teneva la mia mano come un uomo tiene la mano della donna che adora con tutta l'emozione ...
    ... che si riversa nella sua stretta come se la pressione sul palmo producesse uno scambio spirituale; come se l'intrecciarsi delle dita simboleggiasse ogni intimità, mentre con la bocca cercava avido i miei seni. Io estasiata mugolavo versi incomprensibili. - Pino, mi fai morire...continua così, amore. Sento il tuo cazzo ancora dentro. È una meraviglia... Ed ecco che anziché sfilarsi, il suo bacino prese a muoversi dentro di me e il suo uccello man mano recuperò vigore. Animato da un'energia primitiva mi strappava ad ogni colpo mugolii e fitte di pura soddisfazione . La cavalcata durò più a lungo, com'era prevedibile che fosse, a tutto beneficio del mio piacere e di un orgasmo prorompente e completo quando dalla sua cappella eruppe di nuovo una bordata bollente. Un rivolo vischioso mi colava dalla fica insinuandosi fra le chiappe; l'umore colava copioso fino a lambire il culo; tant'è che già sentivo le chiappe sciaguattare nella conca formatasi nella pelle del divano. Ci alzammo insieme, mentre alcune gocce opaline colando sul parquet, marcavano idealmente il percorso verso il bagno. - Bene! Ormai Tirai l'acqua nel bidet mentre Pino in piedi difronte al lavabo faceva lo stesso. - Se ti fermassi a mangiare un boccone, mi faresti molto piacere; potresti anche fermarti a dormire... - Grazie. Sei molto cara. Ma preferisco andare a casa. Non voglio dare alcun pretesto alle sue accuse. 
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