1. La minestra riscaldata diventa bollente – 3 – il quartetto


    Data: 28/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso

    ... proseguì tra il serio e il faceto, ma intanto Lorenzo si accomiatava, doveva andare al suo Rotary.
    
    Restarono lì per un po’, cazzeggiando e pasticciando con gli stuzzichini e gli aperitivi, lei aveva bevuto tre o quattro calici di prosecco, forse troppi.
    
    La proposta fu di Vittorio:
    
    “Che ne dite, venite a casa mia, facciamo due spaghetti e per secondo, se vi basta, un po’ di grana padano e un salame di Varzi che è la fine del mondo. Vi andrebbe?”.
    
    “A me, sì, ma dipende da Veronica, visto che devo accompagnarla a casa a Milano” rispose pronto Giorgio.
    
    “Se non facciamo tardi, va bene anche a me” rispose lei.
    
    E intanto pensava, d’accordo però prima possibile andiamo via, e ci fermiamo da Giorgio, voglio dormire, ma forse dormire non è la parola esatta, voglio proprio dormire con lui.
    
    “Buona idea, così stiamo un po’ insieme” era Ingrid che parlava.
    
    “Però niente spaghetti” era la proposta di Giorgio, “il salame di Varzi, il grana padano, il rosso che a casa tua non manca mai, bastano e avanzano”.
    
    In macchina, stavano seguendo quella di Vittorio, a lei era rimasto qualche dubbio.
    
    Perché tutti quanti avevano detto che conoscevano già Lorenzo?
    
    Il suo ex e Vittorio erano medici ospedalieri, e questo poteva essere la spiegazione.
    
    Ma Ingrid?
    
    E se era il suo ginecologo, possibile che non se lo ricordasse?
    
    E Giorgio perché aveva salutato in quel modo la svedese? C’era stato qualche cosa, fra i due?
    
    E si strusciavano in quel modo davanti al ...
    ... marito di lei?
    
    Era lei la femmina dei giochi a tre?
    
    “Li frequenti spesso?” chiese a Giorgio mentre erano in macchina.
    
    “Qualche volta, magari una cena insieme, una volta al mese, o giù di lì”.
    
    “Anche con Federica?”.
    
    “Sì, una volta o due, anche con Federica; ma a lei non piace Ingrid e viceversa, e poi durante la settimana Federica non esce mai, quindi da un po’ di tempo non ci vediamo insieme”.
    
    “Ah, ho capito”.
    
    “Mi è venuto un dubbio, Giorgio. Posso farti una domanda scabrosa?”.
    
    “Se proprio ti scappa, sì. Se posso, ti rispondo, altrimenti non ti rispondo, e festa finita”.
    
    “La domanda è: per caso, avete fatto sesso in tre, con Vittorio e Ingrid?”.
    
    “Forse sì, parecchi anni fa, non mi ricordo bene. Ma se proprio ti interessa saperlo, e non capisco il perché, chiedilo a lei. Quando siamo a casa loro, le chiedi, Ingrid, hai scopato con il mio ex marito? E quante volte? Le donne si ricordano sempre tutto, se sì, o se no, e quando, e dove e come è stato e dove gliel’hanno messo, nella fica e nel culo e quante volte, eccetera eccetera”.
    
    “E comunque”, aggiunse dopo un po’, “non è che da oggi in avanti, ad ogni donna che conosco e che ti presento devi chiedermi se mi ha dato la fica, o il culo, o tutti e due, e se da sola o in compagnia”.
    
    Figurati se non se lo ricorda. Il solito bugiardo. Bugiardo patologico.
    
    Appena entrati in casa, si tolsero i soprabiti e Ingrid fu molto gentile e ospitale. Parlandole col suo accento straniero, le disse:
    
    “Vieni ...
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