Vizi di famiglia
Data: 01/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano
... quella centrale in piena evidenza. Doveva sfogarsi al più presto.
“Adesso tocca a te. Voglio sentirti strillare, lurida puttana”. Mi afferrò con forza e mi mise a pecorina con estrema facilità, come fossi un pupazzo. Si alzò in piedi sul letto dietro di me, piegò le ginocchia, mi afferrò le chiappe, mi allargò il buco coi pollici e… bam, vidi le stelle. Ci vollero due potenti spinte ma me lo piantò tutto dentro e cominciò a pompare infoiato come un animale da monta. Gridai fino a rimanere senza fiato finché anch’io cominciai ad incitarlo, sconvolto dal godimento.
“Siii, ancora, ancora, forte, forteee”.
Mi prese per i capelli. “Godi puttana. Ti piace farti fottere, vero?”
“Siii, siii, ahhh”.
Il duro martellamento ci fece crollare lunghi, lui sopra di me con tutto il suo non certo lieve peso. Non si fermò un attimo. I grossi coglioni pieni di succo sbattevano rumorosamente sulle mie cosce.
“E sai perché ti piace? Lo sai? Perché sei una troia, una troia, una troia”.
“Si, si sono troia, troiaaa”.
“E allora prenditi tutto in culooo. Ooooaaaarrrggghhh”.
La mia pancia si riempì completamente della liquida voglia di quel maschio strepitoso, che si lasciò andare completamente su di me mentre ...
... il suo cazzo continuava a pulsare ed a sputare altro latte.
Non fu tenero neanche quando uscì. Me lo tolse di botto prolungando l’agonia di quel che rimaneva del mio povero sfintere. Il buco rimase schifosamente aperto e candide e dense gocce ne colavano fuori sui miei coglioni e sulle cosce. Subito sentii una linguetta assetata del nettare paterno che le leccò via tutte. Mi ripulì completamente. Non se ne perse nessuna mentre il padre gli ficcava un suo grosso dito nel buco che avevo rotto poco prima.
Sono passati parecchi mesi e continuiamo a vederci (leggi “scopare”) tutti e tre, oppure io solo col ragazzino o io solo col padre (ogni volta erano dolori veri), che mi rimase fedele perché diceva che una troia che lo soddisfaceva come me non l’aveva mai trovata. Nicolas invece si godeva la gioventù concedendosi a porci e cani e cavalli (da monta, naturalmente) e… chissà, forse anche al padre, ma non me lo hanno mai detto.
(Le stesse cose si possono fare con le precauzioni. Non fate mai sesso senza preservativo. Non rovinatevi la vita, godetevela).
N.B. Per colpa dell’impaginazione il mio ultimo racconto (Un obelisco davanti al foro) è passato quasi inosservato. Andate a leggerlo e buona sega.
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