1. La Dottoressa Angela - la cura per l'omosessualità


    Data: 02/03/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Angela Kavinsky, Fonte: EroticiRacconti

    Oggi vi parlerò di uno dei miei pazienti preferiti. Il signor Antonio (lo chiameremo così, seppur non sia il suo vero nome). Antonio, omosessuale col terrore di dichiararsi, è un bell'uomo, 40 anni, capelli radi. Alto almeno 185 centimetri e dal peso approssimativo di circa 90 chili. Insomma, un omone. Agente delle forze dell'ordine, persino i giornali hanno parlato di alcune sue imprese, soprattutto quando, qualche anno fa, riuscì praticamente a sventare da solo una rapina, facendo ragionare tutti e 3 i rapinatori ed evitando che molte persone potessero farsi male. “è un uomo estremamente coraggioso” gli dissi, mentre stava sdraiato sul lettino. Nel mio ufficio faceva un poco freddo. “sono una psicologa” dissi, “e forse ho già intuito il perché, ma voglio che sia lei a dirmelo: perché non vuole dichiararsi gay?” Antonio si guardò attorno. Prima fissò le mie piante ornamentali nei grossi vasi di terracotta, poi la mia laurea e le mie specializzazioni appese come quadri al muro, alle spalle della scrivania. “è una psicologa, infatti, ha già capito… Non so come sono le cose da voi in Svizzera, ma qui non siamo in Svizzera. Qui siamo nel sud Italia, e un carabiniere non può essere frocio… Ma poi che crede? Che se dico una cosa del genere perdo solo il lavoro? Perdo la mia famiglia… E io alla mia famiglia ci tengo… Solo perché mia moglie non me lo fa venire duro, non vuol dire che non le voglio bene, a lei, ai bambini, ai miei genitori…” I suoi occhi iniziarono a diventare ...
    ... lucidi. “Lei non può dirlo a nessuno vero sta cosa?” Provai tenerezza nei suoi confronti. Sorrisi. “No Antonio, non posso e non voglio dire niente a nessuno. Si rilassi, sono qui per aiutarla”. “Un mio amico mi ha detto che è molto brava, dottoressa… Ma poi si è pentito di avermelo detto… perché?” Mi alzai dalla poltrona, smettendo di far dondolare le scarpe dalla punta del mio piede. Mi aggiustai gli occhiali e sorrisi nuovamente. “Signor Antonio, solitamente chiedo ai miei pazienti di non parlare delle mie sedute con nessun’altro. Lei prima mi ha chiesto se non avrei detto a nessuno del suo segreto… Lei non deve parlare a nessuno del mio. Vede Antonio, la mia categoria non apprezza il mio lavoro”. “perchè?” chiese Antonio. “Perchè chiedere ad un uomo di spogliarsi per valutare la sua erezione è una cosa che non fa nessuno psicologo, ma io sì. Come faccio a sapere se un uomo prova o meno eccitazione se non posso vedere il suo pene eretto? Come posso sapere se gli piace la vagina se in quel momento non vede una vera vagina, e ne assapora il sapore ed il gusto?” “Lei scopa con i pazienti?” chiese scioccamente Antonio. “Antonio, si sarà accorto che la mia parcella è piuttosto alta. Questo perché i miei metodi funzionano!” Mi avvicinai ad Antonio, chiedendogli di sedersi sul lettino. “La porta è chiusa a chiave?” chiese impaurito. “Certo; il mio segretario sa che non deve entrare durante le sedute!”. Mi sedette davanti a lui. Gli mostrai una cartellina. Vi erano fotografie di attori ...
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