1. Orgasmi ignobili per nobili o le radici di luigino, 2a parte


    Data: 03/03/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... Ma li avrete, e li vedrete solo se mi sposerete! …e non preoccupatevi vi dico! Non durerò ancora a lungo…ora andate, che ho sonno…avvertite voi la marchesina di là! Ci penserete e domani mi direte…e grazie del bacio. Se non foste omosessuale avreste trovato moglie da un bel pezzo, sapete!”
    
    Paolo da omosessuale ideologico distolse lo sguardo con un minimo di garbo, poi sapendo che era ora di accudire il marchese dal risveglio pomeridiano, prese congedo dall’anziana donna.
    
    “Uhmmm…duecentotrenta scudi…ci penserò Caterina, ci penserò…ora vado dal marchese, sarà il caso di svegliarlo dal sonno pomeridiano, sennò stanotte non dormirà mica…fate buon sonno Caterina, vi chiamerò io stesso per la cena…”
    
    Paolo Roscio si recò in camera del marchese, ma la trovò col letto vuoto, e le lenzuola asportate.
    
    Strano – pensò – la pulizia delle lenzuola la svolgeva Paolo una volta al mese; pensò che forse il vecchio marchese se l’era fatta sotto, e per non ammetterlo, nemmeno con lui che conosceva la cronologia delle sua funzioni fisiologiche, si era allontanato con le lenzuola…sì? Ma dove? No, no c’era qualcosa che non andava…ma dove poteva essere andato? Non certo dai suoi contadini, gente troppo sporca e rozza per affidargli la pulizia delle sue lenzuola…e per i quali aveva una vera e propria fobia; e poi il marchese il puzzo dei suoi contadini non lo sopportava, andando fiero del proprio. Paolo fece un rapido giro per le altre stanze senza chiamarlo a voce, tanto sapeva che da ...
    ... un paio d’inverni era pure insordito. No, non era nel suo palazzo, neppure nelle terrazze; semplicemente il marchese non c’era, per cui tornò in salone dove, vicino al camino, e per terra al caldo, Devota Maria e Bonaldo dormivano abbracciati. Lo spadino di Bonaldo era stato gettato con la lama sulla brace, ma c’era del sangue sull’impugnatura…quello purtroppo si vedeva! Sapeva di aver dormito molto anche lui, ed essendo a conoscenza dell’avversione dell’anziano marchese Adeodato per il suo “efficiente” capo campiere Bonaldo, ma anche insidiatore della lussuriosa Devota Maria…che qualcosa non andava era ormai chiaro! Ma non aveva mentalmente il coraggio di trarre le conclusioni sotto forma di pensiero definito; in realtà da qualche parte nella sua mente le conclusioni le aveva già tratte, e maledì sé stesso per essersi distratto piacevolmente con l’infelice badante suor Caterina, che doveva esserglisi concessa per spirito materno, e fame di sesso arretrata. Suor Caterina era andata a dormire; pensò che forse era meglio che la svegliasse, poi ci rinunciò. Si recò nella stalla, e cercò tra i depositi di paglia col forcone, e niente trovò. Poi pensò di affacciarsi nel letamaio, e sollevato non poco letame, fino a sporcarsi le braghe, non trovò niente lo stesso. Restava la cisterna, ma nemmeno lì c’era niente. Conosceva la profondità dell’acqua, e dopo due o tre cali del secchio si convinse che non era nemmeno lì. Si guardò intorno, finché non notò un deposito di legna più o meno ...
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