1. Diario di Hélène - Melone rosso caldo


    Data: 21/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... pavimento della sala.
    Sentii giungere la signora Dominique alle mie spalle, la quale mi scivolò davanti con passo veloce e deciso, e arrivata infine nel mezzo della scena, chiese a Sophie di alzarsi e di guardarla bene negli occhi; le altre ragazze e i pochi ospiti rimasti tacquero, solamente pochi di loro continuarono a fare finta di niente, provando a rendere la situazione meno imbarazzante.
    “Mamma, mamma … Sophie mi ha tirato un bicchiere addosso !!!”; vidi la mia compagna di banco arrossire come un peperone, ed abbassare subito lo sguardo; la madre le si avvicino minacciosa: “Sophie !!!”, e poi “Che diavolo hai combinato a tua sorella !!!” e allungò il braccio teso come se volesse mollarle uno schiaffone; Sophie fece un passo indietro, e balbettando con voce tremolante ed incomprensibile, sussurrò: “Bianca mi ha detto che io sono solo … che io sono solo una cicciona …” ed iniziò a gemere anche lei; Bianca ribatté: “Sì … Sei solo una cicciona !!!”.
    La madre ruotò il busto e invece che a Sophie, mollò un forte ceffone alla più piccola delle due, e Bianca si piegò in avanti piangendo e urlando.
    Il trambusto aveva attirato anche l’attenzione del signor Eric, che si affacciò nella veranda chiedendomi cortesemente il permesso; domandò alla moglie che cosa fosse accaduto, e mentre tutte e due le sorelle piangevano all’unisono in modo un po’ esagerato, lei rispose con calma e freddezza: “Bianca ha insultato Sophie, e lei le ha tirato addosso un bicchiere del servizio in ...
    ... cristallo”.
    Non so se fosse il valore del bicchiere, o la gravità del gesto, ma il signor Eric fece un repentino passo indietro tornando sull’uscio; lo potevo vedere perfettamente bene, di profilo dallo stipite cui ero appoggiata, leggermente defilata e nascosta.
    Dentro alla sala adesso tutti tacevano, nessuno si era potuto spostare, dal momento che il signor Eric era lì fermo sull’ingresso. Altri palloncini colorati si erano staccati dal soffitto ed erano sparsi un po’ dappertutto; le ragazze ogni tanto si lasciavano scappare qualche risolino, non avevano minimamente intuito la gravità della situazione.
    Il signor Eric fissò negli occhi Sophie, che iniziò a tremare tutta dalla testa ai piedi; lì compresi che era giunta sul punto di venire punita sul serio, proprio nel giorno della sua festa di compleanno, e provai un sentito timore per lei.
    Il signor Eric indicò con la mano destra alzata, in modo solenne e perentorio, il salone che si trovava lì accanto, e con tono di voce assertivo esclamò: “Sophie !!! con me! subito!”.
    Dalla veranda nulla si mosse, e Sophie abbassò nuovamente lo sguardo; la madre le prese un braccio con un moto di materna dolcezza, e le disse: “Sophie, cara, ascolta, fai come dice”. A questo punto dato che Sophie non rispondeva, il signor Eric perse un po’ la pazienza, e facendo nuovamente un piccolo passo in avanti, le puntò il dito addosso alzando la voce: “Non farmi perdere tempo ragazzina! hai capito cosa ho detto!?! … con me !!! subito !!!”.
    Sophie mi ...
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