1. Diario di Hélène - Capodanno a Roma


    Data: 17/04/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... tutto quanto. Si diedero un tenero bacio, il sesso era già stato consumato e Samir aveva una certa fretta di ritornarsene a casa; prese Hélène per una mano dapprima scherzando, ma poi assumendo un tono di voce più serio e circostanziato, le disse: “So che è stato un luogo importante per te piccola… ma io non voglio affatto che tu rimetta piede in quel locale: il passato è passato e non c’è più nulla da ricordare”.
    Il sito internet confermava che era ancora lì.
    
    Secondo episodio
    
    Dicembre era arrivato e la tentazione era rimasta nel cassetto, ma quel numero di telefono era in cima ai suoi pensieri. Avrebbe forse squillato vicino alla cassa o magari nei pressi della credenza.
    Una domenica sera sul tardi, mentre fuori pioveva ininterrottamente da diverse ore, Hélène si fece coraggio e compose quel numero: dopo tre squilli le rispose la voce sconosciuta di un uomo, apparentemente non troppo anziano, e lei decise di attaccare immediatamente.
    Ma così l’argine era stato rotto, e sarebbe stata oramai solamente una questione di giorni e del tempo necessario per trovare il giusto pretesto: non era certamente Adrian la persona che Hélène avrebbe desiderato di poter incontrare; il modo in cui quello l’aveva dapprima sedotta e poi abbandonata, le aveva lasciato in corpo un senso di profonda amarezza e di grande desolazione; ed in ogni caso, dopo tredici anni in ben pochi si sarebbero ricordati di lui.
    Era il vecchio proprietario del locale, il signor Mariano, colui che la ...
    ... paffutella giornalista andava cercando. Come una mosca che vola pericolosamente attorno alla carta dove può rimanere invischiata, Hélène si appassionava all’idea di poter rivedere quell’anziano signore che le aveva segnato la fantasia in modo indelebile; le aveva impiantato un chiodo fisso ed imbarazzante, come un perfido e perverso fardello sempre vivo e presente. Per Hélène si trattava d’un qualcosa di veramente inconfessabile: il ricordo del proprietario del locale popolava infatti i suoi momenti più sordidi e peccaminosi, in modo assurdo e inopinato.
    E pressoché ogni domenica, quasi sempre alla stessa ora, quel ricordo tornava a possederla in modo lento e inesorabile: la paffutella giornalista tutta casa e bottega, diventava improvvidamente una scellerata, giovane ed imprudente cameriera, dalla testa confusa e superficiale; tremendamente bisognosa di venire perennemente raddrizzata per i suoi innumerevoli e sciagurati errori. Anche la sua coinquilina si era forse già accorta di qualcosa: e se l’ignara Hélène non era sprofondata nella vergogna o nell’imbarazzo per via dei rumori che trapelavano dalla sua stanza, era solamente a causa di una sua frivola e inaspettata leggerezza, o meglio ancora, di una sua falsa ingenuità.
    Prima di coricarsi si cospargeva sempre il corpo con la crema, iniziando dalle caviglie e proseguendo poi con le gambe; anche quella sera poteva sentire tutte le cosce che le tremavano all’altezza dell’inguine. Si levò così lentamente in piedi, e volgendosi ...
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