1. La baby sitter.


    Data: 04/09/2017, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    Ringrazio chi mi ha ispirato questo racconto raccontandomi la sua vicenda, non credo di essere riuscito pienamente a trasmettere in parole l'emozione che ho provato ascoltando la sua storia. La baby sitter. Non lo era di mestiere, ma avendo sentito che una sua coetanea aveva rinunciato al posto aveva pensato di proporsi. -Alla fine sarò bene in grado di stare attenta a due marmocchi...- Aveva pensato razionalmente. Qualche soldo le faceva comodo, poteva togliersi qualche capriccio, tipo... le piacevano così tanto quei sandali esposti in centro! E così si presentò in quella grande casa. Una strana casa, costruita dai genitori della coppia che ora ci abitava, vero che circolavano alcune voci in proposito ma si sa, basta un nonnulla nei paesi per inventarsi chissà cosa! Le due bimbe da accudire, da sorvegliare, ed erano graziosissime, bionde e angeliche. Alma e Altea... i loro nomi. I genitori? Strani... li giudicò alla prima impressione. Avevano un commercio in centro paese che a quanto pareva rendeva bene a giudicare dal lusso nel quale vivevano. La donna della coppia, la madre, era piuttosto incolore, bella e algida e non parlava se non a forza, invece il marito, un uomo alto e robusto, bruno di capelli e con i baffi, era molto risoluto nei modi, prepotente e anche violento, parlava sempre ad alta voce, comandava tutti. Il padre castigava spesso le due bimbe, anche per futili motivi e questo nonostante le proteste di Luceluna, che avrebbe voluto intervenire maggiormente ...
    ... nell'educazione delle bimbe. Si... era questo il nome della ragazza, Luceluna, nome un po' barocco e pesante, così lo giudicava lei e preferiva usare... solo Luce o Luna. Diciassette anni, bruna, bella e molto risoluta, polemica e mordace. Difficile averla vinta con lei. Determinata. Caparbia. Luce si opponeva ai castighi corporali e quell'unica volta che successe in sua presenza fece scudo con il suo corpo alle due bimbe, provocando la minaccia del padre. -Attenta signorina... stai al tuo posto che le bacchettate le prendi tu sul tuo bel culetto...- -Si provi... e vediamo come finisce...- Ma vedeva i segni sulle gambe delle bimbe ed era sicura che il padre le punisse quando lei non c'era. Ne parlò alla madre ma ottenne solo la risposta secca di pensare a fare il proprio mestiere e accudire le bambine quando loro non c'erano. La casa era ampia su un unico piano rialzato da terra. Assieme alle due bimbe la esplorò completamente. Le due le facevano da guida e con le loro vocine squillanti le illustravano i locali che percorrevano... -Vedi Luce... questa è la camera di mamma e questa del papà e in questa dormiva nonna quando veniva a trovarci. Questa è la nostra stanza...- -Non dormono assieme mamma e papà...- Chiese Luce. -Oh... no... mai...- Fu la risposta. Nell'atrio c'era una porta chiusa a chiave e Luce chiese... -E... questa...?- -Oh... è la casa del nonno ma sai... il nonno è morto... è in paradiso...- -Ma allora è vuota...?- -Oh no... c'è comunque...- Ora la curiosità di Luce ...
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