1. La baby sitter.


    Data: 04/09/2017, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... sei bellissima...- -Ma neanche se fosse l'ultimo uomo sulla terra! Lei... è schifoso! Non mi piace e per quanto mi riguarda può girarsi il cazzo nel culo e farsi da solo! Ecco l'inizio. Luce non voleva certo arrendersi, aveva pensato di lasciare l'impiego, alla fine non erano proprio così importanti i soldi del compenso, ma qualcosa la spingeva a resistere. Ormai era una lotta psicologica fra lei e l'uomo. Oh... questi non si dava per vinto, spesso ora tornava a casa nel pomeriggio e angustiava Luce. Nella sua mentalità d'uomo pensava che insistendo sarebbe riuscito a farla capitolare. La sorprendeva e la toccava. Lei odiava sentire le sue mani sul culo e sul seno, ma godeva nell'umiliarlo. Lo offendeva... lo colpiva nel suo orgoglio, lo derideva in quello che lui pensava fosse la sua attrattiva maggiore, il suo cazzo. -Oh... non vorrei il suo cazzo neanche fosse d'oro! E' brutto... fatto male, e scommetto che non dura nulla, povero uomo... si faccia una sega, ermafrodita che non è altro... eunuco...!- Questo imbestialiva l'uomo, oh si...! L'avrebbe violentata se avesse potuto e in mancanza dell'opportunità l'offendeva pesantemente... -Sei una puttanella arrogante! Vedrai se non te lo faccio assaggiare il mio cazzo... vuoi che ti paghi? Ti pago... puttanella... mi mandi il sangue in bollore... dimmi quanto vuoi...- Lei riusciva a mettere fra lui e lei le bambine e farsene scudo o se ne andava ridendo e sbeffeggiandolo. Qualcosa c'era in quell'uomo che lo rendeva odioso, mille ...
    ... volte aveva pensato di lasciare quel lavoro, in uno degli ultimi pomeriggi, pensando di trovare le bimbe ancora addormentate, entrò nella loro camera e la trovò vuota e sentendo le loro voci dalla camera del padre guardò all'interno. Rimase senza parole, rabbia e sbigottimento la colpirono come uno schiaffo in pieno volto, le due bimbe erano nel letto del padre, lui nudo e eccitato, mostruosamente eccitato e le due piccole che lo toccavano. Fuggì... dicendosi che non poteva esistere una cosa così orrenda, no... aveva sognato! Tornò il giorno successivo decisa a parlarne alla madre, ad attendere il suo ritorno ma... in quel pomeriggio, finalmente Altea con fare misterioso le mostrò dove era la chiave. Su un ripiano della cucina. Luce moriva con quella storia, qualcosa la attirava irrimediabilmente verso quel uscio. Mise a letto le bimbe e aprì la porta. Dentro alcuni ripidi gradini scendevano in un ampio locale, la luce proveniva da alcune finestre a bocca di lupo e rischiaravano l'ambiente. L'arredamento, i soprammobili, gli accessori erano simili a quelli del piano superiore e stranamente Luce sentiva una presenza, ma non vedeva nessuno, passò in tutti gli ambienti, nulla mostrava la possibilità che qualcuno vivesse in quei locali. Eppure... strani rumori, alcuni spifferi d'aria, qualcosa la inquietava, ma non provava terrore. Di botto.... si aprì la porta che portava all'atrio e si delineò la sagoma dell'uomo di casa. Nudo... e in controluce appariva ancora più possente di ...