1. La Vampirona


    Data: 05/03/2018, Categorie: Etero Autore: Crooky

    ... improvvisamente debole. È il cazzo di Nando. Lei ruota la mano e preme con il palmo aperto, si accorge che è bollente e madido di sudore, non resiste e lo stringe con foga tra le dita. Ha il pollice serrato sull’aggetto spongioso che ricopre l’uretra e le altre dita sono avvitate ai corpi cavernosi che trova esageratamente gonfi. La sua fede nuziale affonda come un amo nella carne del cazzo di Nando. Prova a congiungere le falangi del pollice e del medio che restano inesorabilmente distanti, poi va giù, stira il prepuzio fino a scoprire integralmente il glande e quindi torna su. Lo sta già masturbando. Su e giù, ancora, per una, due, tre, quattro volte; saggia l’intera lunghezza di quel cazzo che le sembra mastodontico. «Madonna del Carmine!» Vorrebbe che ci fosse la luce, vorrebbe godere appieno della visione di quell’indecenza. Anna Maria in passato non aveva mai avuto particolari manie sessuali. Certo, si era concessa alcune relazioni extraconiugali, ma giudicava la cosa assolutamente legittima, anzi, semplicemente naturale per una donna avvenente come lei. Poi qualche anno fa, senza alcun preavviso, erano cominciati quelli che definiva i suoi “capricci”. Da allora si era lasciata chiavare, in circostanze diverse, da cinque uomini solo perché era convinta avessero un cazzo più grosso del normale. Bramava il “signor pezzo grosso”, “l’asso di bastoni”, il cazzone da favola. Aveva preso l’abitudine, mentre scopava, di misurare col palmo delle mani le dimensioni dei suoi ...
    ... amanti e ne aveva fatto una graduatoria: la classifica del suo segretissimo campionato di serie A. E adesso era certa di avere tra le mani la rivelazione della stagione 2010-2011. Il cazzo di Nando, se schiaffato in orizzontale sulla tastiera del computer di quello spastico di Pippotto, coprirebbe tranquillamente i tasti da “Esc” a “F12”: roba da superare di quattro centimetri abbondanti il miglior piazzamento mai ottenuto nella sua classifica. Ora però è obbligata a mollare la presa. Nando le gira intorno e va a mettersi alle sue spalle. Lei accompagna mentalmente il movimento del cazzone dell’adolescente. Ne avverte l’ardore ruotare attorno alla sua coscia sinistra per poi andare ad appoggiarsi alle natiche. Sente le mani di Nando scorrere sotto le sue ascelle; allora lei apre leggermente le braccia piegandole in su, con le palme delle mani rivolte verso l’alto, quasi in segno di resa; lui capisce e le afferra con decisione i seni. Al di sotto del vestito il petto della donna è nudo e il cotone leggero ne esalta il volume pieno e superbo. Nando distende le dita per acchiappare quanta più carne possibile, sfiora i capezzoli “intostati”, dritti come chiodi, infine, gradualmente, deliziosamente, strizza le due poppe premendole una contro l’altra. Sente la massa molle gonfiarsi contro il torace della donna e traboccare di lato fino a coprirgli gli avambracci. Anna Maria è costretta a drizzare la schiena e si avvantaggia di quel movimento, indotto dalla spinta di Nando, per ...
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