1. Il buon profumo delle cose genuine - 1


    Data: 05/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    Marzio parcheggiò nel piazzale davanti all’albergo e si guardò attorno con malinconia. La sua azienda stava per aprire una filiale in questo paesotto sperduto degli Appennini e lo aveva inviato assieme ad altri tecnici a studiare la situazione e mettere in piedi il progetto.
    
    Certo, l’indennità di trasferta era consistente e gli avrebbe fatto comodo per cercarsi finalmente una sistemazione sua e uscire dalla famiglia. Sopravvivere, però, per un anno intero in questo posto dimenticato da Dio, a ventidue anni e per di più con i suoi bisogni in un certo senso particolari, sarebbe stata dura.
    
    Nessun portiere si precipitò a prendergli le valigie e Marzio non poté che scuotere la testa, raccogliere i suoi pesanti fardelli e avviarsi all’ingresso. Al banco della reception non c’era nessuno. Che posto del cazzo!, pensò, suonando il campanello.
    
    Dopo un po’, comparve una signora di mezz’età, platinata e ingioiellata, che colpì istintivamente Marzio per la sua incongruenza con quei posti… almeno, secondo l’immagine che lui se ne era fatta.
    
    “Sono Marzio Valentini, - le disse – la mia azienda deve aver prenotato una stanza per me.”
    
    “Certo, signor Valentini., gli sorrise la biondona con aria cordiale, prendendo il registro.
    
    Per lo meno, sembra simpatica, pensò Marzio, speriamo almeno che ci sia qualche bel figliolo in giro!
    
    “Ha un documento?”
    
    Marzio le diede la carta di identità. La donna registrò i dati, poi gli porse una chiave.
    
    “Stanza 43, - gli disse con un ...
    ... sorriso – è molto comoda, vi troverete bene, lei e il suo collega.”
    
    “Come?”, esclamò Marzio senza capire.
    
    “Scusi?”
    
    “Non ho capito, signora. Ha detto: lei e il suo collega?”
    
    La donna lo fissò un po’ sconcertata.
    
    “Come, non lo sapeva? Oh, mi dispiace, signor Valentini, ma la sua azienda ha prenotato qui da noi una stanza per due. Il suo collega dovrebbe arrivare in giornata.”
    
    Accidenti! Adesso gli toccava pure dividere la stanza!
    
    “Senta, - fece rivolto alla donna – non si potrebbe avere una singola!”
    
    “Deve rivolgersi alla sua azienda, signor Valentini: sono loro che pagano.”
    
    Dire che era contrariato, era dir poco. Lo sconcerto gli si leggeva sulla faccia.
    
    “Potrei anche darle una singola, signor Valentini…”
    
    Il giovane si voltò speranzoso a guardarla.
    
    “Ma se la sua azienda si rifiuta di pagare l’extra, dovrà farlo lei. – proseguì la donna – Mi dispiace, ma vedrà che si troverà bene. Antonio?”, chiamò.
    
    Comparve un uomo sui cinquant’anni.
    
    “Il signore alla 43, aiutalo, per favore.”
    
    L’uomo prese le valigie e si avviò all’ascensore.
    
    “Il ristorante è aperto dalle 12 alle 14, signor Valentini.”, aggiunse la donna.
    
    “Grazie”, rispose lui e si affrettò a raggiungere Antonio, che lo aspettava, tenendogli aperta la porta dell’ascensore.
    
    La camera era effettivamente comoda: due letti, adeguatamente distanziati, un
    
    balconcino con una vista stupenda sulla vallata, un televisore con lettore DVD, un bagno pulito e confortevole. Tutto ok, non ...
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