1. Il buon profumo delle cose genuine - 1


    Data: 05/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... un po’ troppo… - si scusò nervosamente – Glieli libero subito quei cassetti. Le chiedo scusa…”
    
    Andrea depose le camicie sul comò, poi gli andò vicino e gli poggiò una mano sulla spalla.
    
    “Si calmi, Marzio, - gli disse piano, guardandolo negli occhi – non c’è nessun problema,
    
    davvero. Io avrei fatto lo stesso. Ascolti, dovremo dividere questa stanza per un anno, probabilmente qualche volta ci prenderemo a pugni, ma se proprio dovrà succedere, cerchiamo di farlo per questioni serie, ok?”
    
    “Certo”, sorrise Marzio.
    
    “E diamoci del tu, una buona volta.”
    
    “Volentieri, Andrea… posso darti una mano?”
    
    “Oh, ci riesco da solo, ma grazie. Chiacchieriamo un po’, invece, dimmi di te. Spero che diventeremo amici, oltre che colleghi di lavori e compagni di stanza.”
    
    “Lo spero pure io.”, concordò Marzio, quanto mai convinto.
    
    Poi gli raccontò di sé, tralasciando ovviamente tutta una serie di informazioni che era meglio. Che veniva dalla Campania, che era figlio unico, che si era diplomato perito industriale ed era stato fortunato a trovare subito un buon posto di lavoro in quell’azienda.
    
    Andrea, invece, era siciliano.
    
    “Davvero? – si stupì Marzio – Non si sente da come parli.”
    
    “Lo so, è che i miei si sono trasferiti a Milano, quando ero ancora in terza elementare. Però in altre cose sono ancora sicilianissimo!”
    
    Marzio lo fissò stupito.
    
    “In amore sono geloso e possessivo… Ma non posso farci niente.”, spiegò Andrea con un sorriso innocente.
    
    Continuarono a ...
    ... raccontarsi, mentre il tempo passava e le valigie si svuotavano.
    
    “Ce l’hai la ragazza?”, gli chiese ad un certo punto Andrea.
    
    “No”
    
    “Come mai?”
    
    “Sono un tipo difficile. – rispose asciutto – E tu?”
    
    “Io sono fidanzato da un po’ di tempo. Dovremmo sposarci l’anno prossimo, appena torno a casa.”
    
    Marzio si sentì cadere le braccia: per la miseria, non fai in tempo a vedere un ragazzo che ti piace, che già ti ritrovi una rompiballe tra i piedi! E se lo divorava con gli occhi quel compagno di stanza, sentendosi tanto più struggere, quanto più lo scopriva impossibile.
    
    Manzi… mai un nome è stato più azzeccato, pensò.
    
    Andrea terminò di sistemare le proprie cose e andò a sedersi sul letto accanto a Marzio. Si guardò attorno soddisfatto.
    
    “Sì, mi piace e tu – si volse a Marzio – hai l’aria simpatica. Credo che diventeremo amici.”, e gli diede un buffetto scherzoso sulla guancia.
    
    Poi si alzò, stiracchiandosi.
    
    “Credo proprio di dovermi dare una ripulita. Tra una cosa e l’altra, è da ieri che non mi faccio la barba e non sono riuscito neanche a cambiarmi gli slip!”, aggiunse, con un sorriso quasi sbarazzino.
    
    A quelle parole, Marzio si sentì annodare lo stomaco, immaginandosi quel corpo…
    
    “Senti, vado a farmi una doccia, - interruppe Andrea le sue libidinose elucubrazioni – hai bisogno di andare in bagno?”
    
    “No, fa’ pure.”, rispose lui e rimase a fissare la porta appena chiusa, al di là della quale un maschio da favola si stava spogliando…
    
    Il giovane si ...