1. Le ripetizioni di matematica di Sara


    Data: 06/03/2018, Categorie: Incesti Autore: vincenzovitobello6@gmail.com, Fonte: EroticiRacconti

    Sono un insegnante, e questo racconto riguarda delle lezioni private che ho fatto alla mia nipotina al terzo anno delle superiori. In realtà lei non è la mia nipotina, ma è una nipote acquisita, la figlia della sorella di mia moglie. In realtà io non sono neanche un insegnante, ma sono il matematico di famiglia e ho insegnato in passato per diversi anni all'università. Mia nipote Sara ha mostrato problemi a scuola da quando ha iniziato le superiori, soprattutto nelle materie scientifiche ma anche nelle altre. È una ragazza piuttosto alta, un metro e sessanta, con dei capelli lunghi sulla schiena, occhi neri e vispi, slanciata. Piuttosto introversa direi, non ha mai legato molto con nessuno se non con la sua famiglia, e per me è stata sempre un mistero. Oltre al bel viso, ha delle belle gambe e un bel sedere. Le gambe le ho viste più e più volte negli anni, perché ha avuto sempre l'abitudine di sedersi in maniera scomposta, con le gambe aperte, quando indossava gonne, vestiti o la camicia da notte. Per questo motivo la madre l'ha sempre sgridata, imponendo l'uso dei leggings fuori casa e a scuola e in generale quando usciva senza familiari. Comunque, quando era a casa, la sentivo spesso ricordare a Sara di chiudere le gambe. A dire la verità ho sempre visto Sara un po’ ambigua. Infatti, quando era seduta sul divano o sulle scale, come al solito stava con le gambe aperte e io potevo vedere tranquillamente sotto la camicia da notte o sotto la gonna. Quando lei si accorgeva che ...
    ... la guardavo, mi sorrideva tranquilla, nonostante le raccomandazioni della madre, senza sconvolgersi che io potessi guardarla e senza comunque chiudere le gambe. Abitavamo sullo stesso pianerottolo, quindi ho potuto guardarla spesso e negli anni ha sempre indossato mutandine bianche. Il fatto che lei non distogliesse lo sguardo, che non chiudesse le gambe quando la guardavo, e anche il sapere che indossava sempre le mutandine bianche era qualcosa che mi emoziona. Era un segreto condiviso tra noi due, era un qualcosa che aspettavo che accadesse di nuovo, e mi sono sempre chiesto se anche lei lo aspettasse. Sara da piccola ha avuto sempre l'abitudine di strusciarsi sulle sedie e sul divano. Questo almeno è ciò che la madre raccontava a sua sorella e a me, anche se io gliel'ho visto fare poche volte, perché quando accadeva in nostra presenza la madre la rimproverava sempre e lei la smetteva immediatamente. Secondo la madre, questo avveniva sin da piccola sia a scuola che a casa, e ci raccontava che si sentiva molto in imbarazzo per la figlia. Per questo, ha cercato di reprimerla, in un certo senso, proibendo di farlo quando era a scuola o in presenza di altre persone, e dicendole che essendo una cosa intima le era consentito farlo solo a casa. Dunque la immaginavo così, con la gonna, con la vestaglia o con la camicia da notte, con indosso le mutandine bianche, strusciarsi sul divano o sulla sedia ogni qualvolta ne avesse voglia. Immaginavo che le mutandine che mostrava sedendosi ...
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