1. Grazie, mio caro.


    Data: 16/08/2017, Categorie: Trans Autore: orchidea_nera, Fonte: Annunci69

    ... una vastissima collezione di LP che, al tempo, erano in vinile. Poi la sua collezione di quadri era veramente pregevole: Fiume, Cassinari, Guttuso… Aveva un patrimonio attaccato alle pareti e conosceva vita, morte e miracoli di ogni suo dipinto e dell’autore.
    
    Mi faceva ascoltare dischi rari di grandi direttori d’orchestra o di solisti. Possedeva varie opere liriche per intero, dirette da grandi maestri come Arturo Toscanini. Possedeva CD di Leopold Stokowski che dirigeva Wagner o, ancora, Herbert von Karajan che dirigeva Beethoven.
    
    Molte di quelle opere le conoscevo e lui sorrideva soddisfatto nel constatarlo.
    
    Ogni volta che mi recavo da lui era più il piacere che provavo a conversare con lui che la fatica per fare le pulizie nel suo appartamento. Poi non avevo altri oneri. I pasti gli giungevano appena preparati da una trattoria che aveva sotto casa. Lo stesso per la biancheria: provvedeva a tutto una lavanderia lì vicino. Insomma, tranne che passare l’aspirapolvere in una sola stanza per volta, non facevo altro.
    
    Gli facevo compagnia e lo portavo in giro per la città, in auto. Lui aveva preso confidenza con me e mi chiamava per nome, io continuavo a chiamarlo avvocato.
    
    Mi aveva dato una copia delle chiavi di casa e io entravo senza costringerlo ad alzarsi per venirmi ad aprire. Io avevo apprezzato molto la bella prova di fiducia che mi aveva dato.
    
    Una mattina, sarà stata la decima volta che andavo da lui, entrai in casa sua e, come al solito, mi feci ...
    ... sentire: “Avvocato, buon giorno, sono io Maria. Se è nello studio io vado a sistemare la camera da letto.”
    
    “Buongiorno, Maria. Se non ti dispiace, entra un attimo che ti devo parlare.”
    
    Il tono della sua voce mi preoccupò. Che avrò mai combinato?- Mi chiedevo – Mi vuole rimproverare per qualche cosa?
    
    Ma, appena entrata nello studio, il suo tono si fece pacato e gentile.
    
    “Siediti, ti devo chiedere una cosa.”
    
    No, pensai, non mi vuole rimproverare… e poi di cosa? Sorrisi fra me e me.
    
    “Devi sapere che da anni ricevo qui una signorina… una certa Eva, una escort. Si intrattiene con me un’oretta ogni martedì e ogni venerdì sera.”
    
    “Si”- dissi io – “Mi sono accorta che ogni mercoledì il suo letto e particolarmente sottosopra ma non sono affari miei. Lei è un uomo e ha le sue esigenze… mica la giudico…”
    
    “No, ascoltami, ti prego.”- Mi interruppe l’avvocato – “Non mi volevo giustificare con te. Il fatto è che Eva mi ha comunicato che starà via per un mese e forse più quindi non potrà venire da me.”
    
    “Capito… Vuole che le procuri un’altra…”
    
    “No, un’altra è difficile che mi piaccia. Con Eva c’era confidenza, non era il classico rapporto prostituta-cliente, che a me non piace.”
    
    “Allora, come potrei esserle utile?”
    
    “Beh, ti prego, non prendere a male quello che ti sto per dire, semmai prendilo come un complimento, come un atto di stima..”
    
    “Mi dica…”
    
    “In questo periodo in cui ci siamo frequentati ho imparato ad apprezzarti, non solo come persona, ma ad ...
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