Non gioco più?
Data: 07/03/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Paride
... elencava le specialità della casa, ovvero tutte le pratiche possibili e immaginabili, dal calpestamento alla tortura con la cera passando per i vari dannunziani. “Si, questa padrona Soraya mi convince”, pensai, “Quasi quasi provo a telefonarle, oltretutto riceve in una città a una cinquantina di km dalla mia dove non conosco nessuno”. Il fatto poi che prediligesse i principianti mi trasmetteva una sorta di tranquillità, sicuramente non avevo voglia di pratiche troppo estreme. L’annuncio specificava inoltre che le chiamate anonime sarebbero state ignorate, composi quindi il numero e aspettai lo squillo. -Pronto?- Una voce calda, bassa e leggermente suadente mi rispose. -Buonasera, ho visto il suo annuncio su internet e sarei interessato ad incontrarla..- -Di che annunciò sta parlando?- Mi interruppe, il suo tono era serio, non me lo aspettavo, cominciai a notare una leggera inflessione piemontese nella sua voce. -Beh dell’annuncio che ha pubblicato su internet, non so se ho fatto il numero giusto, intendo l’annuncio in cui si offre come Mistress..- -Allora, mettiamo subito in chiaro le cose, primo io non mi offro come mistress, io SONO una mistress, anche se mi piace che i miei schiavi mi chiamino padrona. Secondo, decido io se, chi e quando incontrare qualcuno- Questa risposta mi indispettì, già ti pago per leccarti i piedi, abbi un minimo di rispetto almeno fuori dal gioco. -Si, l’ho letto nel suo annuncio, come le dicevo sono interessato a questo tipo di pratiche. Di cosa ...
... ha bisogno per scegliere i suoi canditati?- Risposi io, mi venne istintivo impostare la mia voce in maniera impersonale, come a non darle la soddisfazione di sottostare alla sua arroganza. -Credo di avere già tutti gli elementi per decidere, un’ultima cosa, a quali tipi di pratiche in particolare saresti interessato?- Mi disse quasi infastidita, a me infastidì che fosse passata al tu. -In particolare adorazione dei piedi e pissing, si può fare dunque?- Replicai. -Lo saprai tra qualche giorno, se lo saprai. Ti scriverò su questo numero- Riagganciò Io rimasi per almeno un paio di minuti con il telefono all’orecchio, inebetito da questa surreale conversazione. Ancora mi domandavo come fosse possibile trattare un cliente in questa maniera e sperare di lavorare, poi conclusi che probabilmente questo tipo di trattamento faceva parte del gioco, non ero però più sicuro di voler approfondire e provavo già un senso di antipatia verso questa Soraya, già il giorno dopo mi dimenticai di dover ricevere una risposta da lei. Il venerdì successivo, appena sveglio, trovai un messaggio sul cellulare con scritto: “Domani, ore 16.30. Terzo piano, suona il campanello con scritto “Interno 12” e aspetta che si apra il cancello” Vi era poi l’indirizzo che andai subito a controllare su maps, si trattava di una palazzina appena fuori città, abbastanza signorile. Per tutta la mattina, a lavoro, non feci altro che pensare se andare o non andare valutando minuziosamente ogni singolo pro e contro, se da un ...