1. Grande, l'esperienza con la nera.


    Data: 09/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: coppiaestero, Fonte: Annunci69

    ... abitavo con tutta la famiglia. L’ho lasciata cadere sul letto della stanza più bella -la camera pesca- era di un bel color di pesca, lavorato con stucco veneziano e con un grande specchio sulla parete. L’ho accarezzata. La pelle era vellutata. Lei era già eccitata. Il pensiero di far sesso con me credo che l’avesse coltivato già da tempo. Non ho dato spazio a molti preamboli e, le ho tolto insieme pantaloncini e mutandine e l’ho stesa sul letto, le ho aperto al massimo le gambe ed ho ammirato i riccioli neri della figa. Nel centro del bosco nero, si vedeva il fiore rosso. Ho paragonato la sua figa ai fichi rossi che, se maturi, si spaccano e fanno vedere il loro interno completamente rosso, appunto come la mucosa di una figa nera. La voglia di mangiare quel frutto maturo è stata improvvisa e mentre le mani allargavano le grandi labbra, ho avvicinato la mia bocca al centro di quel frutto succoso inserendole immediatamente la lingua in vagina. L’ho leccata a lungo e lei si agitava stringendo il lenzuolo tra le mani per evitare di gridare il suo piacere. Quando ho allungato le mani alle sue fantastiche tette, e lei mi ha preso in mano il cazzo duro, ha avuto un orgasmo silenzioso in cui ho rischiato di essere strozzato perché le sue cosce mi stringevano sulla figa per far aderire al massimo le mie labbra e la mia lingua alla vulva fremente. Mi sono messo in piedi e l’ho tirata al margine del letto, lei di spalle sul letto. Ho guidato il mio cazzo, insalivandolo un poco per ...
    ... renderlo scivoloso, verso le labbrucce rosse. La sua vagina stranamente era incredibilmente stretta ed ha accolto con difficoltà il mio membro che soprattutto per la grossezza è notevole. L’ho riempita tutta, gliel’ho fatto tenere a lungo dentro, da fermo, per farla abituare al mio calibro, poi l’ho posseduta con colpi rapidi e violenti, come a farle comprendere che già da molto tempo mi ero accorto che lei voleva essere posseduta. Mi è venuto in mente il marito, e mi sono ricordato dell’espressione del suo viso quando l’aveva accompagnata da noi il lunedì mattina. Era come se lui sapesse, come se il fatto che la moglie avrebbe scopato con me lo avessero deciso e concordato insieme, e forse lei, la stessa sera avrebbe raccontato al marito l’esperienza vissuta con me. L’idea era eccitante e le spingevo il cazzo in vagina con tutto il vigore possibile e lei rispondeva ai miei colpi di bacino rincorrendomi il cazzo in fase di estrazione. Voleva essere scopata. Ha goduto così, aggrappandosi a me, che ero solo poggiato con le mani sul letto, alzandosi e restando appesa al mio corpo, tirandomi dentro di lei con una smania incredibile. Ho aspettato un poco, e piegandomi ed inginocchiandomi ho ricominciato a leccarle la figa, notando il rosso della figa che contrastava col nero del corpo, passando dalle grandi labbra al clitoride gonfio, ho allungato le mani alle tette, che erano dure e con capezzoli pronunciati. Erano una seconda misura, molto, molto belle da vedere, le ho allargate ...