1. La Scuola PARTE 5


    Data: 10/03/2018, Categorie: pissing, Autore: Blue93

    L'unico rumore nella stanza era quello della sua pipì che cadeva dentro al water, mentre si costringeva a farla un'ultima volta prima di uscire di casa. Era passata circa una settimana dall'ultimo episodio nell'ufficio di Olmo e, fortunatamente, era riuscita ad evitare che la storia si ripetesse nei giorni successivi. Non l'aveva più chiamata per punizioni o appuntamenti nel suo ufficio, ma era comunque certa che di lì a poco l'avrebbe convocata nuovamente. Quel giorno aveva la sua prima gita assieme a tutta la classe, una cosa che lei odiava con tutta se stessa. Aveva sempre detestato i viaggi organizzati dalla scuola, odiava doversi muovere in pullman assieme a tutti i compagni e professori e odiava dover girare a vuoto per le città fingendo interesse nei confronti di ciò che le veniva mostrato. Per non parlare dei musei e delle spiegazioni di ore che riuscivano a far perdere fascino alle opere d'arte stesse. Ad ogni modo, il viaggio quel giorno sarebbe stato di circa tre ore e il prof. accompagnatore sarebbe stato ovviamente Olmo, ecco perché si stava impegnando per poter uscire di casa completamente vuota. Non era costretta ad indossare la divisa, quindi l'aveva sostituita con una felpa, un paio di jeans chiari e le sue Converse nere ormai datate. Non appena uscì nell'aria fredda delle prime ore della mattina, fu costretta a stringersi nel giubbotto e a sparire con metà volto dietro la grande sciarpa nera. Venti minuti di autobus e arrivò davanti a scuola dove tutti i ...
    ... suoi compagni erano già pronti per partire e Olmo aveva iniziato a fare l'appello, operazione che portò via un bel po' di tempo aspettando gli ultimi ritardatari e ascoltando le numerose raccomandazioni pre-gita. Erano le otto e mezza quando salirono finalmente nel pullman, dove si affrettò a prendere posto accanto a Marco. "Stamattina non riuscivo proprio a svegliarmi...volevo fingermi malato e mandare a fanculo la gita", le disse un attimo prima che Olmo prendesse il microfono del conducente e iniziasse a parlare. "Ragazzi statemi bene a sentire. Stiamo per partire, vi prego di non fare confusione, di restare seduti ai vostri posti e di tenere ordinato il pullman. Il viaggio durerà circa tre ore, faremo una breve sosta a metà strada, se avete bisogno di qualcosa mi trovate nel sedile anteriore qui". La prima mezz'ora di tragitto fu veloce e sonnolenta, tanti di loro ne avevano approfittato per appoggiare la testa e schiacciare un pisolino, altri si erano messi le cuffie e avevano preferito ascoltare musica. Lei si limitava a guardare fuori dal finestrino bramando con tutta se stessa il momento in cui sarebbe tornata a casa la sera. Fu solo quando l'orologio segnò le nove e quaranta che Marco aprì nuovamente gli occhi voltandosi a guardarla. "Secondo te Olmo è completamente normale?", le chiese facendola sobbalzare nell'udire il suono della sua voce. "Non lo so...è strano. Perché me lo chiedi?". "Perché in certi momenti mi sembra un professore di una volta, troppo severo per ...
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