-
La Scuola PARTE 5
Data: 10/03/2018, Categorie: pissing, Autore: Blue93
... ragione, quell'uomo la terrorizzava, ecco perché preferì fare come aveva detto e raggiungere Marco nel pullman. Doveva parlarne con qualcuno, doveva sfogarsi e soprattutto, improvvisamente, doveva andare in bagno! Sedendosi nuovamente accanto all'amico le fu impossibile non esternare la propria preoccupazione, voleva dirglielo, voleva sfogarsi, voleva piangere, e invece si limitò a sbuffare accavallando le gambe. "Tutto a posto?", le chiese Marco gettandole un'occhiata interrogativa. "Sì..." borbottò di rimando costringendosi a non confessare tutto. Quando il pullman si rimise in movimento Melania iniziò un calcolo forsennato dentro la sua testa, cercando di capire quando potesse mancare alla fine del viaggio. Se non avessero trovato traffico avrebbero dovuto arrivare a destinazione per le undici e mezza, il che significava un'altra ora e mezza di sofferenza. Era incredibile come il suo stimolo fosse cresciuto dal momento in cui Olmo le aveva vietato di andare in bagno, forse era qualcosa di psicologico, pensò cercando di concentrarsi su altro. Osservò il cielo fuori dal finestrino notando la velocità con cui si muovevano le nuvole, non promettevano nulla di buono. Ed ecco che l'immagine della pioggia le fece arrivare un brivido, e dal brivido alla vescica...serrò le gambe sentendo un forte stimolo. Ma perché doveva sopportare tutto questo?! Perché se ne stava zitta quando avrebbe potuto raccontare tutto e far rinchiudere quel pervertito?? Dopo circa venti minuti da quando ...
... erano ripartiti trovarono una strada chiusa a causa di lavori, e furono costretti ad aspettare in coda per un po' mentre Olmo si confrontava col conducente cercando strade alternative. Avrebbe tanto voluto che al posto suo ci fosse un altro professore! "Preferisco stare in coda piuttosto che sorbirmi le spiegazioni al museo", disse Marco ridacchiando, ma lei non rispose. Il bisogno del bagno era diventato impellente, aiutato dall'ansia, dalla consapevolezza di avere un professore come Olmo e dalla paura che il pullman restasse bloccato nel traffico per molto tempo. Accavallò le gambe nuovamente, questa volta mettendo la destra sopra la sinistra per poi fare il contrario dopo nemmeno un minuto. Era arrivata al punto in cui la sentiva premere contro l'uretra, quel punto in cui immaginava di arrivare in bagno correndo e di sedersi finalmente sul water, mentre l'immagine di tutto ciò la faceva impazzire. Si lasciò sfuggire un gemito appena accennato, che però non sfuggì a Marco. "Stai bene? Sei strana". Si morse forte il labbro socchiudendo il occhi, ed infine rispose: "Sto bene". "Non è che soffri il mal d'auto e non me lo vuoi dire?". Davanti a quella domanda le fu impossibile stare seria e iniziò a piegare le labbra in un sorriso, finendo col ridere davvero. "No Marco, non soffro il mal d'auto e non vomiterò qui, tranquillo". "Sicura? Mi è rimasto il trauma dalle elementari quando una mia compagna...", lo interruppe con un gesto della mano: "Ti prego non continuare! Sennò me lo ...