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Brasa scoerta - seconda parte
Data: 11/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Honeymark
Brasa scoerta 4. Il mercoledì pomeriggio della settimana dopo passai a prenderla a casa sua. Il supermercato chiudeva quella mezza giornata e decidemmo che ne avremmo approfittato. La portai da Paolo, il mio amico gay specializzato in epilazione artistica. - Wow… Chi si rivede! – Esclamò guardandomi. Poi mi baciò sulle guance. - Ciao Paolo, sono felice anch’io di rivederti! - E questa bella signorina chi è? - Si chiama Lorenza. I due si diedero la mano, perplessi. - Ha bisogno del tuo aiuto. – Continuai. Lorenza non era più tanto sicura, perché Paolo la guardava con occhio critico. - Calma ragazzi. – Dissi, prima che rovinassero tutto. – Ho prenotato il tuo intervento e vorrei mostrarti cosa mi aspetto da te. - Certo, ragazzi. – Seguitemi. Ci fece strada in uno dei suoi lussuosi studi. Lorenza mi strinse il braccio e volle bisbigliarmi qualcosa. - Glielo hai già messo nel culo? - Lorenza… Cazzo! Non aggiunse altro, ma evidentemente si sarebbe lasciata mettere nelle mani del mio amico. - Ecco, – disse rivolgendosi a lei. – Se vuole andare dietro quel separé, può spogliarsi e indossare questo camice verde. - Mi devo togliere tutto? – Domandò. - No, solo dalla vita in giù. Quando è pronta, l’aspetto qui. Le aveva indicato una specie di poltrona da visita ginecologica. Mentre lei andò a prepararsi, Paolo mi si avvicinò all’orecchio. - L’hai già inculata? – Mi chiese. - Paolo… Cristo! Lorenza uscì e fu ...
... fatta sedere sulla poltroncina, quindi Paolo le mise le gambe sulle forcelle per tenergliele alte e allargate. Lei lo lasciò fare, ma non smetteva di guardarmi in faccia interrogativa. Le rivolsi uno sguardo rassicurante. - Dunque, – disse Paolo, invitandomi a guardarle la figa insieme a lui. – Dimmi cosa vorresti. - Anzitutto – risposi, – le devi lasciare del pelo permanente che parta appena sopra la vulva per salire in su. - Ottima scelta, – commentò. – L’epilazione completa non sta bene alle donne. - Perché, – ironizzai. – Agli uomini sì? - Certo che sì! Se vuoi ti faccio vedere… - No no per carità. - Va bene, – rispose concentrandosi. – Dimmi cosa vuoi. Mi sedetti sullo gabellino messo davanti all’apertura delle gambe. Appoggiai le mani alla base dei glutei in modo da poterli allargare. Lorenza non reagì. - Tutto il pelo che c’è dall’ano agli inguini – dissi indicandoli, – va epilato. Non deve crescere più un solo pelo. - Afferrato. - Quanto al pelo della figa – dissi, sperando che la parola non suscitasse la sua sensibilità, – come ti ho detto devi lasciare il triangolo stretto e lungo. Da qui a qui e fin qui. Paolo mi mise in mano una specie di lampostil. - Indicalo con questo pennarello. – Mi suggerì. Provai a tracciare il taglio come piaceva a me. - Ecco, così. Che ne dici? - Direi che le donerebbe. – Ammise. – Sembrerebbe una guida, un invito. - Infatti. - Senti, – disse Paolo. – Sarà un lavoro un po’ lungo, ...