Il papá del mio amico - seconda parte
Data: 11/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: boycomplice
... zona al mattino, con la strada più affollata e rumorosa, ma giá nell'androne del palazzo era tutto più silenzioso. Aprendo la porta di casa con le sue chiavi, Luigi si accorse che probabilmente c'era ancora qualcuno della famiglia in casa. Infatti bastò un mezzo giro di chiavi per aprirla e ci ritrovammo nel salone, un po' in disordine dopo che gli altri erano andati via. Luigi chiese se c'era qualcuno, ma nessuno rispose e avevamo notato entrambi che la ventiquattrore di suo padre era poggiata sul divano col cellulare sopra e c'era la porta del bagno nel corrodoio mezza aperta. Il rumore dell'acqua scrosciante nel silenzio della casa lasciava ben intendere che suo padre era ancora lì e che si stava docciando. Luigi mi disse di posare le mie cose lì all'ingresso e che potevamo raggiungere la sua stanza che era in fondo al corridoio. Infatti lui si avviò, mentre io iniziai a levarmi lo zaino e poggiare la felpa sul divano, accanto alla ventiquattrore di Gennaro. Non potetti resistere alla tentazione di abbassarmi e annusarne per qualche secondo il manico. Il profumo della sua colonia mi entrò nei polmoni ed ebbi un sussulto immaginandomelo in quel momento sotto la doccia, lì a poca distanza. Proprio in quel momento lo scroscio dell'acqua iniziò a farsi meno intenso e poi finì del tutto. Mi rimisi subito in piedi e mi affrettai a raggiungere Luigi nella sua stanza, quando mi fermai accorgendomi che Gennaro aveva finito di docciarsi e dall'inizio del corridoio vedevo la sua ...
... ombra muoversi sul muro in corrispondenza della porta del bagno. Lo sentii schiarirsi la voce e sentii il rumore dell'asciugamano che strofinava velocemente sul corpo. Cominciai di nuovo a camminare cercando di non farmi notare, speravo più che altro di riuscire a vederlo meglio nel generoso spiraglio della porta lasciata aperta e fui ben ricompensato. Tra i vapori ancora vaganti per il bagno e sullo sfondo delle mattonelle blu con la finestra alle sue spalle, apparve lui, alto, tonico, coi capelli ancora bagnati e con un sedere magnificamente posto su delle cosce vigorose e pelose fino alle natiche, ben delineate e sode. I suoi piedi nudi sul pavimento mi mandarono in estasi e quei secondi furono interminabili, fin quando non mi accorsi che stava per voltarsi. Pur volendo continuare a guardarlo fui fermato dall'imbarazzo e dalla paura a proseguire e ripresi a camminare per raggiungere Luigi che probabilmente aveva notato qualcosa di strano nella mia espressione, tranquilla solo in apparenza. Avevo il cuore a mille e sentivo il pisello esplodermi nei pantaloni. Nascosi il gonfiore sistemandomi meglio la tshirt e mi dedicai ad accendere il portatile poggiato sulla scrivania. Intanto sentimmo la porta del bagno aprirsi del tutto. "Papá noi siamo qui" urlò Luigi che intanto apriva la finestra della camera e dopo qualche secondo ecco apparire di nuovo Gennaro, con addosso un accappatoio blu scuro e un paio di infradito neri, dai quali spuntavano i suoi stupendi piedi. "Avete marinato ...