1. Il ricatto


    Data: 12/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    Capitolo 1
    
    Era la fine di luglio e faceva molto caldo, ma non abbastanza, perché si andasse al mare, perché quel giorno il mare era un po’ agitato.
    
    Fu per questo che ciondolò in casa fino alle dieci e mezza, poi si decise. Se ne andò nella sua camera. Sua non proprio, perché era del fratello maggiore e là dentro era tollerato e ci poteva solo dormire. Ma Angelo era al campeggio e in quella settimana lui poteva godersi tutto lo spazio, che in realtà era piuttosto limitato.
    
    Proprio quella mattina, dopo che la mamma se n’era andata a fare la spesa, aveva cercato. E infine era riuscito a trovare, sotto i cassetti dell’armadio, ben nascosti a tutti e soprattutto a lui, i due giornali pornografici che Angelo aveva comprato settimane prima e con cui si faceva le seghe nel gabinetto, oppure la sera a letto. Lui aveva notato tutto, perché aveva sempre finto di dormire, ma, pur sapendo che erano nell’armadio, non immaginava che sotto i cassetti ci fosse uno spazio segreto. Ed ora l’aveva trovato.
    
    Con uno dei giornali in mano, tremante perché non sapeva cosa aspettarsi da quello che era chiuso tra quelle pagine, si era diretto verso il bagno, ma aveva sentito un rumore di chiavi fuori della porta: era sua madre che rientrava.
    
    Ci aveva rimuginato per più di un’ora, poi aveva avuto l’idea. S’era ricordato della tana, come la chiamava suo fratello. Sulla terrazza del loro condominio c’era uno spazio nascosto fra i comignoli, riparato anche dal sole, dove potersi ...
    ... nascondere. Angelo gli aveva sempre raccontato che erano solo i ragazzi del palazzo a conoscerlo. Non che lui ci credesse, ma in quel momento aveva un’assoluta urgenza di essere da solo e quel posto gli sembrava l’unico ed il migliore.
    
    Salì in fretta dal primo piano, dove abitavano, all’ultimo e poi sul tetto. Infilò tremante la chiave nella porta di ferro che come al solito cigolò tanto da avvertire tutto il palazzo che qualcuno stava andando là.
    
    Corse, attraversando la terrazza. Teneva uno dei due giornali sotto la maglietta e già il sudore gli stava bagnando la pancia, con degli effetti che temeva terrificanti sulla copertina plastificata della rivista.
    
    Là sopra non c’era nessuno, fortunatamente. Raggiunse di corsa il posto e andò ad accoccolarsi contro un muretto, una sporgenza del muro maestro, quasi una panca. L’angolo era riparato, un quadrilatero al centro della terrazza del palazzo, nella rientranza tra i muri delle vecchie lavanderie. Era aperto solo su un lato, ma anche là c’erano i comignoli che lo nascondevano alla vista. E in ogni caso, in quelle mattine d’estate quello era un posto poco frequentato.
    
    Le prime pagine non ebbero l’effetto immaginato.
    
    Aveva tredici anni e da un paio di mesi le seghe non erano più un mistero. Per il sesso la faccenda era naturalmente più complessa, ma in quel momento quelle ragazze, o donne, erano troppo simili a sua madre e lo intimidivano. Quando era arrivato sul terrazzo ce l’aveva duro e stava per venire nelle mutande. Era ...
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