1. Il ricatto


    Data: 12/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... l’eccitazione per quello che stava facendo: finalmente avrebbe visto una donna nuda ed avrebbe capito come ci si eccita davvero e come si fa l’amore e tutto il resto. Avrebbe capito cos’era che faceva tanto effetto su quelli più grandi.
    
    Ma gli si ammosciò immediatamente: quelle donne nude lo misero a disagio. Sentì la faccia avvampargli e l’uccello, che stringeva speranzoso in una mano, si afflosciò. Stava là gettato contro il muro, seduto a gambe larghe, i pantaloncini abbassati alle caviglie, le mutande solo il necessario per tirare fuori l’uccello. Era stato un estremo gesto di pudicizia a non farlo denudare completamente. Oppure la delusione per quello che stava vedendo, oppure, e forse era così, la paura di venire al solo toccarsi, al solo sentire l’aria, il vento sfiorarlo fra le gambe.
    
    In quel gesto incompiuto di nudità, continuò a girare le pagine e finalmente riprese interesse: un uomo, con il cazzo più grosso che lui avesse mai visto, si apprestava a infilare proprio una di quelle donne che prima con le loro forme impudiche l’avevano deluso. Chiuse gli occhi, immaginò che quello fosse il suo salvatore e che stesse punendo, trafiggendole, quelle donne che volevano fargli del male. Questa fantasia bastò a riaccenderlo. Riprese a menarsi il cazzo, che gli era ritornato miracolosamente duro, e stava per venire quando un fruscio, un rumore leggero, gli fece riaprire gli occhi e davanti a sé vide il suo vicino di casa.
    
    Corrado aveva quindici anni ed era coetaneo ...
    ... di Angelo. Avrebbe dovuto essere al campeggio anche lui, ma evidentemente non c’era andato.
    
    Si sentì mancare. Farsi cogliere dal suo capo dell’associazione cattolica con le mutande abbassate e l’uccello in una mano, mentre nell’altra teneva una rivista porno rubata al fratello, gli parve troppo per la suo giovane vita. Ma non svenne, come aveva sperato. Gli si riempirono gli occhi di lacrime, balbettò qualcosa e rimase dov’era, là per terra, a ginocchia larghe e piedi uniti, stretti dai pantaloni che non si era levato.
    
    Anche Corrado rimase immobile, perché, pur non essendo sorpreso avendo seguito e spiato il ragazzo, non si aspettava che fosse tanto facile coglierlo a fare qualcosa di proibito.
    
    Era quasi arrabbiato per averlo trovato così, ma sentì montargli dentro l’eccitazione.
    
    Trovarselo là per terra con l’uccello in mano era più di quanto sperasse. Quel ragazzino gli era sempre piaciuto ed ora ce l’aveva in pugno.
    
    “Sei un porco!”
    
    “Io… no, Corrado, no. Ti prego! Non dirlo a nessuno. Non a mio fratello!”
    
    A lui non fregava niente di dirlo qualcuno. Era soltanto molto arrapato.
    
    Fu allora che gli venne l’idea: “Io posso non dire niente a nessuno e non parlerò, perché non faccio la spia. Ho solo sentito dei rumori e sono venuto a vedere quello che succedeva.”
    
    Michele a quel punto pensò di essere quasi salvo.
    
    “Ma quello che mi preoccupa” continuò invece, subdolamente, Corrado “è che tu stai facendo un peccato dietro l’altro e che ora dovrai andare a ...