Notte a sorpresa
Data: 13/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: facas
... fece irrigidire, allungai la mano e presi il telefono. Trovai sei chiamate non risposta da parte del mio collega e da scuola. Erano le nove e mezza. Mi sono scordato di mettere la sveglia e la vibrazione ha fatto tutto il resto. In orario avevo le prime tre ore, per finire alle 11, a farmi una corsa non mi andava, sarei arrivato a meno di un ora dalla fine, e mi sarei fatto prendere per il culo da mezza scuola e avrei dovuto dare spiegazioni all’altra metà. Chi è ricco di amici, è scarso di guai. Chiamai il mio collega e gli dissi la verità, che ero stato ad una festa ed ho dimenticato di mettere la sveglia al mio ritorno, e che ci si vedeva domani. Staccai con lui, chiamai la mia amica all’ufficio del personale dicendo la stessa cosa. Al’epoca si poteva ancora fare di chiedere un certificato di malattia alle dieci e mezza di mattina. Claudio ancora dormiva della grossa, non capi nulla delle mie telefonate. Mi divivincolai da lui e mi alzai. Avevo una gran voglia di caffè. Il profumo svegliò entrambi. Gli portai una tazza, lo vidi sotto le lenzuola come lo avevo lasciato pochi minuti prima, ma con gli occhi aperti. - Mi preparo che mi accompagni?- chiese, io presi la sveglia e gliela mostrai, fece gli occhi sorpresi e gli dissi che avevo la mattinata libera, dovevo solo passare dal medico a ritirare un certificato. Fece un salto mettendosi in ginocchio sul letto, disse.- allora diamoci una mossa, non voglio che mi chiami mia madre per sapere se sono ancora vivo- A quelle ...
... parole il suo telefono si mise a cantare, era sua madre. Gli disse che si era svegliato da poco e a pranzo sarebbe stato a casa. A pancia in aria e la tuta aperta sul petto era uno spettacolo. Mi misi vicino a lui mentre parlava a telefono a stuzzicargli i capezzoli. Da li posò il telefono e si alzò e dandomi le spalle improvvisò uno spogliarello e io dietro di lui, cominciai a baciarlo sul collo, abbracciando il suo giovane corpo, il mio cazzo da dentro il pigiama si faceva spazio strusciando in mezzo alla riga delle sue natiche, io misi la mano sul suo e lui sul mio dentro il pigiama, che subito abbassò fino al pavimento con due mani prendendo il mio cazzo fino in gola. Mi sedei sul letto, ma a metà di messa all’opera lo fermai e lo feci staccare. La sua bocca non mi bastava, lo tirai su e lo feci sedere su di me, facendo passare le sue gambe dietro di me in modo da poterlo abbracciare e baciare. Per azione di gravità la penetrazione fu totale ed estasiante, che gli venni dentro, subito lui straeccitato, mi spinse dietro portando le mie gambe sulle sue spalle e con un paio di colpi ben assestati mi penetrò. Era bravissimo e passionale, duro una buona decina di minuti, poi sfilò il suo cazzo da dentro di me, pensai che volesse cambiar posizione, invece diede un paio di colpi di sega e mi venne addosso, sul petto e in viso, io lo presi in bocca e ripulii tutto. Sospirammo soddisfatti. Ci guardammo negli occhi e Claudio mi disse: se ti fossi dichiarato quel giorno…- -Secondo me ...