Emmaus50
Data: 13/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Emmaus50
... dell'isola dove mi hanno fatto stendere su di un lettino e mi sono addormentata, svegliandomi solo poco prima.Tornati a casa, Alessandro mi fa visitare da un medico; un medico francese, che non so come e dove abbia pescato, il quale ci rassicura che va tutto bene e non c'è alcun problema... anche se a me pare che mi guardi in maniera un po' strana... forse ha capito?... ma probabilmente è solo una mia impressione.E' ovvio che dall'indomani mattina mio marito non mi lasci più andare da sola a mare; fa il sacrificio di alzarsi presto ed è sempre accanto a me, attento, premuroso, pieno di sollecite gentilezze e trascorriamo il resto della "luna di miele" in uno stato di felicità reciproca, quasi grati ognuno della presenza dell'altro; non torniamo più su quella spiaggetta isolata ed io non incontro più, né lo cerco, il mio "rude marinaio"... ma sono davvero felice di stare con Alessandro e lo ringrazio, dentro di me, per le sue attenzioni, per la sua pazienza, per la disponibilità che mostra nel soddisfare i miei capricci e le mie "mattane".L'ultima notte di permanenza sull'isoletta, terminato di sistemare i bagagli, non ho sonno; per cui, mentre Alessandro dorme tranquillo come sempre, io vado a sedermi su una poltroncina di vimini sul terrazzino prospiciente la villetta dove alloggiamo. E' notte fonda, il cielo stellato, un grande silenzio tutt'attorno; mi sento felice anche se un po' malinconica e la mia mente, libera, vaga... non so dove.Non inseguo ...
... precisi pensieri anche se vagamente penso che presto dovrò lasciare questo scorcio di Paradiso dove posso essere felice senza far nulla e tuffarmi nell'oscuro e frenetico svilupparsi della mia vita futura.Un fruscio, lievi rumori; aguzzo la vista e, buia nel buio, scorgo una sagoma che avanza sui gradini del terrazzino; riconosco il chiarore dei suoi capelli, il chiarore del suo sorriso... il mio "rude marinaio" è venuto a salutarmi!Non mi chiedo come abbia fatto a trovarmi, come sappia che io sono qui, questa notte, da sola, forse ad aspettarlo... non mi importa nulla; mi alzo e sono fra le sue braccia; mi bacia con quel suo modo che ha di baciare: intimo, profondo, sensuale; senza staccarmi dalla sua bocca faccio scivolare ai miei piedi la camicia da notte mentre lui fa lo stesso con i calzoncini che sono il suo unico indumento; completamente nudi lasciamo che i nostri corpi si sfiorino, si tocchino; le sue dita dure, callose, ma così delicate, mi sfiorano i capelli, il viso, il collo, i seni; poi si posano sul ventre... e mia figlia, dentro di me, si agita... sente anche lei quelle dolci carezze?... finalmente stacca la sua bocca dalla mia, mi sospinge con le natiche contro la balaustra del terrazzino e mi fa sollevare una gamba con il piede posato sul sedile di una poltroncina, si accuccia di fronte a me, tuffa la testa tra le mie cosce e mentre "sento" intensamente quei baci così intimi, che mi accendono brividi frustanti lungo tutto il corpo, con le mani gli accarezzo i ...