1. Una giornata particolare ... (eccome!)


    Data: 15/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis

    ... sentii dire.
    
    -Oh, se scappa, scappa! – risposi senza far caso a chi avesse parlato. Silenzio!
    
    -Congratulazioni! Sei l’unico ad averla capita. – ribadì la stessa voce. Mi rizzai a sedere. Nell’”accampamento” eravamo rimasti Rossella, quattro tra tipe e tipi assortiti ed io, l’unico che, apparentemente, avesse capito la battuta. Le sorrisi.
    
    -Grazie – le dissi – Sei molto comprensiva.
    
    -Vorresti dire che la battuta era scema? – mi provocò lei.
    
    -No, solo che con me è sprecata. L’ho capita solo perché mi hai preso alla sprovvista: se sto attento devono spiegarmele con un disegnino.
    
    Trattenne una risata, sforzandosi di non far trasparire nemmeno il sorriso. L’avevo impressionata!
    
    I quattro spettatori ci guardavano come si guarda un film senza sottotioli e, a dispetto della “dura ciervicie”, mostrarono abbastanza presenza di spirito da decidere che tutto sommato era l’ora di una passeggiatina che li togliesse dall’imbarazzo. Non appena il “gregge” si fu allontanato Rossella dette fuoco alle polveri. Parlava mescolando con disinvoltura scabrosità e serietà, alludendo più o meno garbatamente ma se intervenivo con una allusione un po’ meno esplicita, riusciva a mettermi in difficoltà esprimendo disapprovazione. Monopolizzò la discussione per un buon quarto d’ora senza mai farmi sentire annoiato, le riconosco l’onore delle armi.
    
    Improvvisamente si alzò, scuotendo via la sabbia.
    
    -Dai, non vorrai farti venire il culo piatto! – mi disse – Andiamo!
    
    Non risposi, ...
    ... anche perché quella sua personalità trascinante mi aveva catturato. Mi alzai e le presi la mano.
    
    -Ok, capitano: che rotta?
    
    -Rotta è tua sorella! – mi rispose, lasciandomi a bocca aperta.
    
    -Scusa? Non volevo offendere. Ma che hai capito?
    
    -Mi hai chiesto “capitano, che è rotta?” – e mi fissò ad occhi stretti. Ero piuttosto confuso …
    
    Rossella scoppiò a ridere:
    
    -Senti, sei un ragazzo passabile: lavora di più sullo spirito e sarai perfetto!
    
    Scossi la testa ridendo: in fatto di umorismo ed ironia so essere sportivo. Così ci dirigemmo verso la passeggiata senza un traguardo preciso. Volevamo solo evitare la compagnia del “gregge”, chissà, aiutandoli magari a socializzare …
    
    Finalmente la giornata cominciava a schiarire: Rossella era davvero divertente. Ad un certo punto mi trascinò dietro il parapetto che separava la pineta retrostante la spiaggia dal marciapiede della passeggiata. Guardò in entrambe le direzioni del lungomare e si mise in ginocchio.
    
    -Sta zitto e fa’ finta di niente!
    
    Colto alla sprovvista, non fui tanto sorpreso dal gesto quanto dalla ammirazione che provavo per la disinvoltura con cui aveva preso l’iniziativa: cominciò ad accarezzare la patta dei pantaloncini da bagno che invano tentavano di celare il risveglio del ciclope!
    
    -Wow! A quanto pare c’è un tesoro nascosto qui! – disse lanciandomi un’occhiata maliziosa. Mi calò i pantaloncini fino a metà coscia, ed il membro si trovò infilato in uno degli occhielli della stringa, quella che ...
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