1. Una giornata particolare ... (eccome!)


    Data: 15/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis

    ... gramigna!
    
    Scoppiai a ridere: come adoravo quella capacità di rendere l’idea, il concetto in modo chiaro e fulmineo! L’abbracciai di nuovo e le diedi un altro bacio e lei rispose accarezzandomi la mano con cui l’abbracciavo, sorridendo.
    
    -Ross, - le sussurrai – Sarò il tuo fidanzato segreto, così quella stronza impara!
    
    Alzò lo sguardo su di me, seria. Ed io ricambiai, perché non volevo credesse che scherzassi.
    
    -Sono serio, Ross! Ogni volta che avrai bisogno, di qualunque cosa, voglio esserci.
    
    -Perché? – bisbigliò lei.
    
    -Perché sei una bellissima persona. – e le diedi un bacio in fronte, il più dolce che potei. Si strinse a me ed io a lei.
    
    -Ross … - mormorò - … Mi piace!
    
    Tornammo all’”accampamento” dove non c’era ancora anima viva e ci sedemmo a chiacchierare fino a quando i primi bagnanti non tornarono infreddoliti.
    
    Dal momento che c’era compagnia e quindi non la lasciavo sola, dissi che andavo a fare una passeggiata per sgranchirmi le gambe. Strizzai l’occhio a Rossella, non visto, che ricambiò con un sorriso di complicità, e mi allontanai.
    
    Volevo riordinare le idee. Che persona fantastica! Se solo io …
    
    Camminai a lungo, raggiungendo la foce del torrente. Rimasi sulla riva indeciso se attraversarlo o meno, quando la mia attenzione fu attirata da alcuni suoni, dei gemiti che provenivano dall’erba alta che cresceva più a monte lungo il torrente. La curiosità è sempre una buona scusa per un diversivo dai pensieri, così mi avvicinai.
    
    Riuscii a ...
    ... farmi strada tra i papiri quasi pronti per la fioritura senza fare rumore. Più avanti, nel folto, intravedevo qualcosa muoversi per terra, ed i suoni si fecero più distinti. Mi abbassai ancora di più e sforzando la vista riuscii a distinguere, a terra tra le piante, due corpi.
    
    Erano le due ragazze che poco prima si erano allontanate assieme: una dimenava con furia la testa tra le cosce dell’altra, stropicciandole i seni e torturandole i capezzoli, mentre quest’ultima tentava di strofinare il collo del piede contro l’inguine dell’amante. Ma questo quadretto, per quanto insolito ed inaspettato, non mi sorprese quanto la vista, poco più in là, di uno dei due accompagnatori che, completamente nudo, si smanacciava con foga il membro assistendo alla performance saffica!
    
    Mi dovetti quasi ficcare la mano in bocca per non scoppiare a ridere! Mi allontanai altrettanto silenziosamente, come all’arrivo, e corsi verso il torrente. Mi accosciai sulla riva e risi come un matto, cercando di non fare troppo rumore.
    
    Mi asciugai le lacrime, soffocando qualche residuo sussulto di risa che ogni tanto mi sfuggiva. Ragazzi, che giornata! Mi rialzai, respirai profondamente e tornai all’atavico dilemma se attraversare la foce del torrente o meno.
    
    -Paura? – chiese una voce dietro di me.
    
    Mi voltai. Era il quarto del “gregge”, la spedizione scomparsa e ritrovata parzialmente tra i papiri.
    
    -Ciao! – salutai. – Beh, si. In effetti c’è la possibilità di sabbie mobili in questo punto. Non ...
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