1. Una giornata particolare ... (eccome!)


    Data: 15/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis

    ... serve a stringere in vita il costume …
    
    -Hai paura che scappi, per tenerlo al guinzaglio? – scoppiai a ridere. Poi, ricordano dove eravamo, mi ricomposi e mi appoggiai al parapetto, facendo finta di niente.
    
    Rossella si avventò sul glande ormai paonazzo, strappandomi un sussulto. Succhiò con avidità, schiacciando la cappella contro il palato: i denti strofinarono contro l’asta e gemetti. Era un’amante aggressiva o forse inesperta, ma tutto questo mi eccitava!
    
    Risalì lungo l’asta, portandosi la corona del glande tra i denti ed accennò un paio di affondi che mi diedero brividi profondi. Non era affatto inesperta, sapeva quel che faceva. Risucchiò nuovamente il pene, schiacciandolo esattamente come la volta precedente. La sensazione di denti che strisciavano conto il mio membro per quanto rude era irresistibile e per renderla più incisiva Rossella pensò bene di affondare le unghie nel mio fianco.
    
    Avendomi ormai alla sua mercé, si fermò concentrandosi sul glande e sapienti colpi di lingua mi diedero il colpo di grazia. Mi sciolsi letteralmente tra le sue labbra e sulla sua lingua …
    
    Raccolse il seme in un kleenex e ripulì i lati della bocca. Ero letteralmente accasciato sul bordo del parapetto, col respiro faticoso, e la guardavo con timore reverenziale.
    
    -Penserai “Wow! Una maestra di pompini!”, immagino. – disse appoggiandosi al muro accanto a me.
    
    -No, non esattamente. – risposi – Non potrei mai dire una cosa del genere, non senza sentirmi come se ...
    ... esprimessi un giudizio. Lo odio! Piuttosto ammiro la passione che ci hai messo, questo si.
    
    -Sai, tu mi piaci. Ma non sei il mio tipo. Si, mi piaci abbastanza da … si insomma da fare quello che ho fatto … - mi fissò dritto negli occhi - … E magari di più. Ma non sei il mio tipo, no, mi dispiace. – disse stringendo le labbra come a sottolineare quel dispiacere. Ricambiai il suo sguardo. E devo ammettere che anche lei mi piaceva!
    
    -Sei gay, vero? – dissi alla fine. Lei continuò a fissarmi, tra l’indispettita ed la compiaciuta. Sorrise infine.
    
    -Si. Lo sono di brutto! – rise – Non intendo che non vorrei esserlo, anzi: è che sono innamorata di una ragazza.
    
    -E lei?
    
    Sospirò e tacque per qualche minuto.
    
    -Lei è una stronza che se la tira. – disse dopo un secondo sospiro. Le passai un braccio sulle spalle e le baciai la tempia. Mi faceva una tenerezza!
    
    -Sai, è così stronza che se la tira anche con gli uomini! – sbottò, riprendendo tutta la sua vivacità.
    
    -Magari è solo confusa … - azzardai – Molta gente acquista una identità sessuale definitiva anche solo alla maturità.
    
    Mi guardò di sbieco con scritto “ma ti senti quando parli?” su tutta la faccia.
    
    -È stronza, ti dico! È stata lei a venire da me, a darmi il primo bacio, a farmi venire con ditalino che più stupendo non si può … Ma quando s’e trattato di concludere …
    
    E spalancò le braccia.
    
    -E come se non bastasse fa la gatta morta con chiunque le capiti. Comunque sta seminando bocche asciutte come la ...
«1234...9»