Una giornata particolare ... (eccome!)
Data: 15/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: reninytxis
... vorrei restare bloccato.
-Senti, visto che sei più alto di me, va avanti tu. Sonda il fondale con questa canna e cerca i punti più resistenti, io ti sto vicino e ti sostengo se cede.
Sembrò una buona idea, anche se sarebbe stato più prudente se ci fosse stato almeno un’altra persona … Ma l’immagine del tipo tra i papiri quasi mi vece ridere di nuovo.
-Ok, vado avanti.
E mi spinsi con cautela verso il largo, spingendo la canna nella sabbia. Bastava spingere senza forza: se la sabbia era troppo diluita, la canna sarebbe penetrata profondamente con facilità. I primi passi affondarono comunque fino alla caviglia e dovemmo deviare sempre più verso il mare aperto, con l’acqua che arrivava ormai al petto. Avanzavo con un braccio teso all’indietro, per consentire al mio compagno di afferrarmi in qualunque momento.
Improvvisamente, il fondo su cui appoggiavo cedette e sprofondai fin quasi al ginocchio. Perdetti l’equilibrio e quasi finii sott’acqua. Il mio compagno mi afferrò ma tra la perdita di equilibrio, la paura di cadere e lui che cercò di tirarmi a se … mi ritrovai col suo pacchetto in mano che la riempiva piuttosto agevolmente!
Mi lasciò andare, imbarazzatissimo. Io restai con la mano in quella posizione, lo sguardo fisso sulla sua inguine. Poi ritrassi la mano improvvisamente come se avessi toccato qualcosa di rovente.
Restammo li, piantati nella melma, ognuno con lo sguardo in una direzione diversa …
-Ehm … e se finissimo a nuoto? A questo punto ...
... andiamo avanti. – proposi fingendo indifferenza.
-Si, si … per me va benissimo! – acconsentì.
A nuoto fu decisamente meno impegnativo e rischioso. Raggiungemmo l’altra riva e continuammo a passeggiare.
-Questa spiaggia non si può raggiungere dalla strada. – disse il mio compagno di escursione.
-Ah no? – chiesi – Come mai?
-Perché questa è un’area protetta. A circa cinque o sei chilometri arriva una sterrata che costeggia la recinzione, ma da li si può arrivare qui solo a piedi o in fuoristrada.
-… Interessante! … - mormorai.
-Come?
-No, dicevo, qui si potrebbe addirittura campeggiare.
-Veramente la Forestale pattuglia la zona, soprattutto all’alba … Anzi … - ed il suo tono si abbassò udibilmente - … praticamente solo all’alba.
Lo guardai di sbieco. Aveva gli occhi bassi e torturava nervosamente la canna che avevamo usato prima. Me quello che non mi sfuggì fu il pacco che si delineava sotto i suoi boxer fradici, ben più consistente di quello che avevo soppesato un attimo fa!
Passeggiammo per altri centocinquanta, forse duecento metri. Mi fermai.
-Hai detto che laggiù c’è una riserva protetta? – gli chiesi.
-Si.
-Sai che tipo di animali ci sono?
-Non lo so. Fauna locale, credo.
-Tipo? Gatti selvatici, istrici?
-Si, ma quelli sono animali notturni. Forse qualche fagiano a quest’ora.
-Beh, tentar non nuoce.
E mi diressi deciso verso il bosco. Mi inoltrai di qualche metro nell’erba altissima che, me in piedi, quasi mi nascondeva ...