Una giornata particolare ... (eccome!)
Data: 15/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: reninytxis
... del tutto. Mi bloccai. Poi girandomi verso il mio compagno che, chissà perché, era rimasto sul limitare dell’erba, gli bisbigliai:
-Accidenti!, Vieni a veder che uccello!
Mi raggiunse, cercando di non fare rumore.
-Che uccello? – mi chiese – Dove?
-Qui … – e gli afferrai il pacco a piene mani.
Mi guardò. Il suo primo sguardo non fu per le mie mani, no. Mi guardò fisso negli occhi …
Senza esitare cercai avidamente la sua bocca, cacciandogli la lingua dentro con tanta foga che quasi gli arrivai in gola. Ma lui non fu da meno: la sua lingua era scatenata come un serpente che combatteva con la preda. Avvinghiati è la descrizione più precisa che posso dare dei nostri corpi. Con furia ciascuno denudò l’altro con mani che esploravano i corpi freneticamente. C’era talmente tanta foga e desiderio espressi in quei momenti, che il solo stringere e strofinare dei due corpi provocò un orgasmo quasi simultaneo. Restammo distesi, confusi ed ansimanti. Gettai uno sguardo in basso, e vidi i due membri compressi tra i nostri ventri, pulsanti e turgidi eiaculare stancamente gli ultimo residui di sperma. Osservai quelle gocce scivolare lungo il ventre, verso il suolo, sull’erba schiacciata dai nostri corpi: il lento muoversi di quelle strisce lattiginose aveva un che di ipnotico …
Alzai di nuovo lo sguardo: occhi verdi, intensi, pieni di desiderio … Mi accostai per baciarlo e lui si avventò avido. Mi attirò a sé, spingendo il suo bacino contro il mio, schiacciando il suo ...
... volto contro il mio, appassionato, quasi arrabbiato. E talvolta esprimeva quella sua foga con morsi, segno di un desiderio che aveva represso forse per molto tempo.
Questo amplesso non fu diverso dal primo: anche se nei miei incontri precedenti i miei partner avevano mostrato molta più esperienza e malizia, mancava in quelli qualcosa di personale, di emotivo. Predominava il piacere, come dire, lussurioso, molto meno coinvolgente di quello che provavo oggi, qui, con questo sconosciuto …
Il secondo orgasmo, più dolce, fu anche più violento: lunghi sussulti scuotevano il suo corpo e si morse la mano per soffocare i gemiti. Lo strinsi a me, lo accarezzai e misi la bocca al posto di quella povera mano, baciandolo con dolcezza.
-Prendimi … - mormorò – Ti voglio dentro! Prendimi, ti prego. Scopami, inculami, fottimi! Adesso!
Lo baciai ancora, poi scossi la testa.
-Hai un preservativo? Perché i miei non li ho portati …
-Non ne hai bisogno! – obiettò lui sorpreso, occhi spalancati – Per me è la prima volta!
-Ma non per me. – gli risposi dolcemente, scuotendo di nuovo la testa. – Perché dovrei correre il rischio di farti del male proprio ora, adesso che tutto è all’inizio. Non avere fretta. Non è “Tutto e subito!”
Era evidente che c’era rimasto molto male. Mi dispiaceva per lui e sapeste quanto avrei voluto prenderlo li, in quel momento, con la sua stessa passione!
Gli diedi un bacio, e lui mi rispose. Lo baciai sul lato del collo, scivolai sulla spalla e da li ...