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Una giornata particolare ... (eccome!)
Data: 15/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis
... “falegname”, vedendomi, indicò Saffo Uno con la testa e poi avvolse a spirale un dito sulla tempia. Feci spallucce ed andai da mia cugina acquisita che stava mordicchiandosi le unghie in un angolo abbracciata al fidanzato. -Abbiate pietà e risparmiatemi un mal di testa! – dissi – Perché proprio non riesco a capire una mazza di quel che dice. -Lascia perdere quell’oca! – tagliò corto mia cugina – la sua sensibilità ha lo stesso livello della sua intelligenza. Rossella ha fatto una battuta delle sue ed è cominciato questo circo. Tornai a guardare Saffo Uno con più attenzione e cominciai a tirare le somme … Mi feci dire dove fosse Rossella e la raggiunsi. Singhiozzava tutta raggomitolata sul sedile posteriore dell’auto. Mi sedetti sul sedile del passeggero. -Ho il permesso di parlare o mi ucciderai? Ma non ebbi altra risposta che singhiozzi. -Ross, devi capire che se fosse un uomo potrei spaccargli la faccia. Ma se do uno schiaffo a quella mi accuseranno di crudeltà verso gli animali. Emise un suono strano, familiare a chi tenta di consolare persone dalla emotività volubile, perché il riso uscì mescolato ai singhiozzi. Mi guardò con i suoi begli occhioni verdi, intensi … così familiari da lasciarmi per un attimo interdetto! Qualche singhiozzo la fece sussultare ogni tanto, ma ero riuscito a calmarla. -Te lo avevo detto che è una stronza! – mi disse finalmente – Sai che ha fatto? È venuta tutta giuliva a dirmi che finalmente lo aveva fatto e ...
... che era stato bellissimo! -E tu? Sospirò, scuotendo la testa. -Mi sono morsa la lingua e invece di risponderle come meritava le ho detto che in po’ di discrezione non avrebbe guastato. -Tutto qui? -Tutto qui. Tacque ancora un po’. -Il fatto è che tutti sanno che sono lesbica, ma non vado certo a sventolarlo come se fosse il Gay Pride! E invece quell’idiota s’è messa a sputtanare me e la sua amica che l’ha mandata affanculo e la scema mi ha pure incolpato di questo! -Insomma, lei se la canta e lei se la suona! Rise asciugandosi le ultime lacrime – Tipico, vero? Le presi la mano. -Vieni a fare una passeggiata con me? – le chiesi. Mi guardò ad occhi spalancati. -Ma che senso ha? – mi chiese. -Vediamo se riesco a trasformare la tua corrente continua in corrente alternata. Aggrottò la fronte perplessa ed io risi. -Vogliamo vedere se sei davvero soltanto gay? – le dissi cercando di dosare dolcezza e malizia. Lei cominciò a scuotere la testa. -No grazie! Ho capito cosa vuoi fare, ma non serve a niente, io mi conosco! … -Ross, - continuai pazientemente - io non sono cresciuto in una famiglia hippy. Ho avuto la tua stessa educazione e tutto quel che ho imparato l’ho provato sulla mia pelle, per questo oggi posso finalmente dire di conoscermi bene. Beh, insomma, diciamo abbastanza. Mi guardava, in silenzio, evidentemente perplessa, scettica … indecisa, speravo. -Solo una domanda … -Spara! Mi fissò dritto negli occhi ...