1. Triangolo familiare. Scene d'incesto da tre prospettive. La prospettiva di Vanni.


    Data: 18/03/2018, Categorie: Incesti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... sabato scorso… è cambiato tutto…”. “Da sabato…? Non ci capisco niente… Hai dei problemi?”. “Si, …sabato! Non ti ricordi proprio niente di sabato…?!”. “Niente…! Ora devi proprio spiegarti…!”. “D’accordo, se proprio vuoi …”. Continuo a passarle le mani sulla schiena leggermente. Ora è quasi una lunga carezza, lei si è sollevata sui gomiti durante la discussione, ma ora si ridistende. “Sabato sera avevo in programma d’uscire, ma poi cambiai idea e mi misi a scrivere e restai a casa, nella mia camera… ora capisci…?”. “Vai avanti… e intanto passami la crema sulle gambe…”. Prendo a spalmare la crema, abbondante, sulle gambe e… sento che la mia voce si fa roca. “Poi sentii entrare qualcuno e parlare giù nel salone, era già notte e mi chiesi chi di voi era rientrata, ci misi qualche tempo a finire quanto stavo scrivendo. Poi mi accorsi che non erano parole che sentivo arrivare dabbasso ma dei gemiti. Devo andare avanti… o hai capito?”. “Vai avanti… e mettimi un po’ di crema anche sul sedere…”. Prendo a manipolare le natiche, sode, lisce come il marmo e contemporaneamente plastiche. “Allora vado avanti… se è questo che vuoi… quindi incuriosito, mi porto sul ballatoio, il salone è nella penombra, non è stata accesa nessuna luce ma si distingue sufficientemente grazie al chiarore che viene dalle finestre, sento i gemiti venire dalla direzione dei divani e ti vedo! Devo proseguire…?” “Vai avanti…”. “Sei distesa sul divano, hai la gonna su alla vita, le gambe larghe e… fra le gambe… la ...
    ... testa di un uomo! Ti sta baciando… fra le gambe e tu gemi… stai provando piacere… questo è evidente… si, questa cosa ti piace…. Io non so cosa fare, tornare in camera mia? Qualcosa mi trattiene. E’ più forte di me…!” “Vai avanti…”. “Tu gli prendi la testa e la tieni premuta sul tuo ventre mentre t’inarchi tutta fino ad avere solo la testa appoggiata sul divano, sei in preda ad un piacere travolgente. Ora hai goduto, ti alzi e fai distendere il tuo compagno, che non distinguo chi è, sul divano. Ti togli tutti gli indumenti con una frenesia incontenibile, poi spogli lui, s’intravede nel relativo chiarore il suo membro ritto, tu ti chini sul suo ventre e inizi a baciarlo, prima lentamente con delle linguate, poi vedo solo la tua testa andare su e giù, su e giù. Quello mi ossessiona di quei momenti è il tuo sedere, chiaro nella penombra, che si muove in sintonia con la tua testa…”. “Vai avanti…”. “Il problema è che sto guardando mia sorella mentre… prende in bocca il membro di un uomo e sono ECCITATO! E mi sento colpevole. Intanto il vostro spettacolo continua, ti alzi e a gambe larghe ti pieghi fino a… introdurtelo, ad impalarti sul membro del tuo compagno, gli dai la schiena, lui ti prende i seni fra le mani e li stringe con forza, tu cominci ad alzarti ed abbassarti facendo forza sulle ginocchia, mentre delle urla di piacere escono dalla tua bocca e grugniti animaleschi da quella di lui.” Mentre parlo, continuo lavorarle le natiche, ora lei ha aperto di più le gambe… e io spingo ...
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