Triangolo familiare. Scene d'incesto da tre prospettive. La prospettiva di Vanni.
Data: 18/03/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... è diventato affannoso e i seni sussultano mentre parla, glieli guardo avidamente, i capezzoli sono inturgiditi. “Che cosa vuoi da me?”. “Giò, è che da quella sera non penso che a te… ti rivedo mentre sei in ginocchio sul tappeto… sono sempre eccitato e ho delle erezioni continue, mi masturbo in continuazione. Non vorrei, ma ti desidero più di qualsiasi cosa al mondo e questo mi fa soffrire le pene dell’inferno…”. Il suo viso cambia espressione e mi guarda in maniera diversa, socchiude le lunghe ciglia e il suo viso si distende, le labbra aperte sono tumide, con la lingua si bagna le labbra. “Ah… è questo allora che ti rode…”. “Guarda anche adesso, guarda in che condizioni sono… mi fa male da tanto mi tira…”. Mi alzo e le mostro la mia erezione, il membro spinge i pantaloncini quasi voler passare attraverso il tessuto. Lei sussurra: “Allora è questo che vuoi. Vuoi che ti dia un po’ di sollievo? Vuoi che tua sorellina faccia la porca anche con te?”. “Voglio fare con te le stesse cose che hai fatto sabato sera…”. “Tutto quanto, fino alla fine?”. “Si, poi avrò un po’ di pace…”. “Liberalo, tiralo fuori se ti fa così male… fammelo vedere…”. Mi abbasso velocemente i pantaloncini e libero il pene che svetta verso l’alto. “Non ti facevo così ben messo. Sei proprio bello, così grosso e lungo…”. “Che bel cazzo che hai, fratellino, ora te lo bacio…”. Prende a menarmi con maestria, mi libera e poi ricopre con la pelle dell’asta il glande, turgido e violaceo dall'eccitazione, mi bacia la ...
... cappella, l’asta, i testicoli, mi prende in bocca… io mi rovescio indietro dal piacere, m’insaliva per bene e aumenta sempre di più la quantità di pene che ingoia, sento la sua lingua lavorarmi, mi sta portando in un vortice di piacere, dai fondo sento salire sempre più in fretta l’orgasmo fino a sbocciare in una eiaculazione cospicua e prolungata. Lei è colta di sorpresa, riceve il mio sperma in bocca, in parte l’ingoia e il resto lo riceve sul viso a bocca aperta. “Sei venuto subito… quanto voglia avevi… e quanto sperma…”. Continua a menarmi e a leccarmi il pene, questo per qualche attimo perde la sua rigidità e diventa molliccio fra le sue labbra per poi subito ridiventare duro come un bastone. “Bravo… ora vuoi dare un po’ di piacere alla tua sorellina? Dai... andiamo nel salone". “Hai mai baciato il sesso di una donna?”. Segno negativo. “Vuoi baciare il mio?”. Segno affermativo. Si distende a gambe larghe e con le mani si apre il sesso, vedo l’interno di un bellissimo color corallo e mi butto a leccarla. Lei mi ferma la testa. “No, fai con calma… piano e con determinazione, ti guido io, e ricorda che tu mi lecchi per darmi piacere… e che ti fa piacere leccarmi… io godo tanto sul clitoride”. Con le dita mi mostra la piccola appendice turgida che sporge dalla sua vagina. “Passa la lingua ora lievemente ora con forza su questo bottoncino, poi su tutta la lunghezza della figa e poi ricomincia…”. Appoggio la bocca al suo sesso, umido dei suoi umori e godo del suo afrore, mi ...